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In Umbria un vicesindaco pediatra della Lega fa i tamponi a bambini e insegnanti: «Spero che il mio diventi un modello»

02 Novembre 2020 - 00:55 Giulia Marchina
«Il virus esiste, le regole pure e vanno rispettate – ha detto – Io ho imparato a farlo prendendo esempio dai colleghi che hanno perso la vita in reparto in questi mesi»

A Mugnano, un piccolo paese in provincia di Perugia, fino a ieri i genitori erano in pieno stato d’allarme. I troppi casi di Coronavirus tra i compagni di scuola dei figli li hanno spinti da giorni a non mandare i ragazzi a scuola. Per rispondere a questa situazione, il vicesindaco di Perugia e pediatra, Gianluca Tuteri, eletto in quota Lega, si è dato da fare e ha sottoposto a tampone oltre ottanta tra bambini e insegnanti, mettendo in piedi di domenica mattina un drive-in in paese.

In particolare alla scuola elementare, su 107 studenti, dal 17 ottobre ad oggi, sono risultati positivi all’infezione 19 bambini, oltre a sei insegnanti e un operatore scolastico. Risultati contagiati anche 8 familiari. «Prima di essere un funzionario pubblico, sono un medico», racconta a Open Tuteri. «Lunedì scorso sono stato contattato da una preside che chiedeva di intervenire in questa situazione delicata. Il problema era più che altro che decine di studenti non venissero mandati a scuola per la paura – legittima – dei genitori di contrarre l’infezione».

Da qui il coinvolgimento dell’amministrazione comunale di Perugia e l’incontro in video chat, tra circa 150 famiglie e il vicesindaco del capoluogo umbro, che è anche assessore alla scuola. «Ho quindi organizzato il tracciamento di 80 soggetti – dice. E spero che questo modo di operare diventi un modello. Questo perché – sottolinea Tuteri – siamo tornati ai livelli di marzo, quando testavamo solo i sintomatici. Mentre non dobbiamo dimenticare che ci sono tantissimi asintomatici che ci scappano perché non li vediamo ma che diffondono il virus».

Il pediatra si è impegnato a farsi carico personalmente, gratuitamente, degli oltre 80 tamponi che domenica mattina, in modalità drive-in, sono stati fatti grazie anche ad uno spazio e a dei gazebo messi a disposizione dalla proloco del paese. Un’operazione durata tutta la mattinata, in totale sicurezza e con orari scaglionati.

«Considerando l’impegno gravoso che sta sostenendo adesso il Dipartimento di prevenzione – ha spiegato ancora Tuteri -, ho chiesto alla Asl di fornirmi il materiale per fare io stesso i tamponi che sono stati poi consegnati alla Microbiologia dell’ospedale di Perugia. Sono test antigenici ad altissima affidabilità e, quanto prima, le famiglie avranno i risultati. Come amministratore comunale ho percepito una enorme preoccupazione e ho quindi creduto fosse indispensabile fare quello che ho fatto», dice.

Sul leader politico del suo partito, Matteo Salvini – che qualche volta si è mostrato contrario all’uso della mascherina e che qualche mese fa ha contribuito a organizzare il convegno dei negazionisti in Senato e che ad agosto diceva: «Non c’è nessuna emergenza in corso» – Tuteri chiarisce: «Il virus esiste, le regole pure e vanno rispettate. Io ho imparato a farlo prendendo esempio dai colleghi che hanno perso la vita in reparto in questi mesi».

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