Usa 2020. Le notizie false e le teorie del complotto nel giorno del voto

di David Puente

Molte le bufale e i contenuti di disinformazione diffusi durante il giorno del voto. Ne raccontiamo alcuni

Se pensavate che le notizie false, le «fake news», si sarebbero concentrate principalmente nei giorni prima del voto vi sbagliavate di grosso. La tensione è alta e da entrambi gli schieramenti sono state rilanciate informazioni fuorvianti o false a sostengo della propria fazione.

A Open abbiamo riportato quella dell’assurdo messaggio social che intimava persone di colore e omosessuali a rimanere chiusi in casa durante e dopo il voto, ma anche la storia dell’osservatore repubblicano a cui venne erroneamente negato l’accesso al seggio.

Il seggio bloccato da un pro Trump?

La pagina Facebook pro Biden The Other 98% pubblica la foto di un uomo con la bandiera pro Trump che starebbe bloccando un seggio impedendo agli elettori di votare:

Trump supporters are blocking access to polling sites at Clifton City Hall, New Jersey…this is a Class A Felony!! What would you do if this piece of crap was standing between you and your right to vote?

I colleghi di Factchek.org hanno contattato la Polizia di Clifton City Hall, New Jersey, per verificare se erano stati riscontrati durante la giornata del voto problemi presso il seggio citato nei social network. In realtà il caso risale al primo novembre 2020, come possiamo vedere anche dal post Facebook dell’utente Lauren Murphy:

Il volantino Antifa e il false flag contro Trump

Un sito chiamato American Thinker pubblica il 3 novembre 2020 un articolo dal titolo «Antifa gearing up for false flag violence disguised as Trump-supporters» in cui si sostiene l’esistenza di un piano da parte degli Antifa di camuffarsi da sostenitori di Trump per creare disordini il giorno dopo le elezioni. La prova? Il seguente volantino:

Il volantino non è odierno, risale al 2017 come riportato in un articolo pubblicato sulla piattaforma Medium. Secondo l’autore, Will Sommer, si tratterebbe di una vecchia teoria di complotto. A diffonderlo nel 2020 è stata una pagina Facebook satirica di nome Hickman County Antifa, ma il post è stato rimosso perché «ha fatto impazzire troppe persone» secondo quanto dichiarato dal titolare della pagina a Snopes.

Un cartello che viola il seggio di Philadelphia?

Benjamin Mannes, editorialista del Newsmax, pubblica un tweet in cui sostiene che ci sia stata una violazione del seggio presso l’accademia Benjamin Rush in Philadelphia (Pennsylvania), dove sarebbe stato appeso illegalmente un cartello pro Biden.

Secondo quanto dichiarato dal Dipartimento di Stato della Pennsylvania non ci sarebbe stata alcuna violazione, il seggio si troverebbe in una stanza interna all’edificio e il cartello si trova a più di 10 piedi di distanza secondo quanto previsto dal regolamento statale.

100 voti pro Trump eliminati da un membro del seggio?

La Pennsylvania è forse la principale protagonista dei fact-checking americani. Un utente Instagram sosteneva di essere membro di un seggio di Erie e di aver buttato 100 voti a favore di Trump. Il post è stato poi ripreso e condiviso via Twitter da Mike Coudrey.

Il nome del proprietario dell’account Instagram sarebbe un tale Sebastian Machado, ma a seguito di un’indagine interna non risulta alcun membro dei seggi di Erie con tale nome. Non solo, risulta tra le altre cose strano che avvenga una situazione del genere in Pennsylvania visto il sistema di voto che viene utilizzato dove il conteggio avviene in maniera automatica. Il tweet, come altri pubblicati da sostenitori di Trump, è stato cancellato a seguito della smentita.

Continua a leggere su Open

Leggi anche:

David Puente