Una «chiamata alle armi» per gli studenti: la lettera choc inviata dall’Ufficio scolastico delle Marche

di Sergio Colombo

Il messaggio del Direttore generale in occasione del 4 novembre: «Il nostro pensiero va a tutti i figli d’Italia che dettero la loro vita per la Patria. Ricordando i loro nomi sentiamo rispondere, come nelle trincee, presente!»

Una lettera inviata dal Direttore generale dell’Ufficio scolastico delle Marche agli studenti che suona come una chiamata alle armi. La lettera è stata inviata ieri, in occasione del 4 novembre, Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, e recita:


In questo giorno il nostro reverente pensiero va a tutti i figli d’Italia che dettero la loro vita per la Patria, una gioventù che andò al fronte e là vi rimase. Una gioventù lontana dai prudenti, dai pavidi, coloro che scendono in strada a cose fatte per dire : “Io c’ero”. Giovani che vollero essere altro, non con le declamazioni, ma con le opere, con l’esempio consapevoli che “Un uomo è vero uomo se è martire delle sue idee. Non solo le confessa e le professa, ma le attesta, le prova e le realizza”. Combatterono per dare un senso alla vita, alla vita di tutti, comunque essi la pensino. Per questo quello che siamo e saremo lo dobbiamo anche a Loro e per questo ricordando i loro nomi sentiamo rispondere, come nelle trincee della Grande Guerra all’appello serale del comandante: PRESENTE!


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