Il bollettino dell’11 novembre
Sono +8.180, di cui 443 debolmente positivi e 69 a seguito di test sierologico, i nuovi contagi di Coronavirus registrati oggi, 11 novembre, in Lombardia. Ieri, l’aumento era stato di +10.955, contro i +4.777 di lunedì 9 (una diminuzione riferibile al calo dei tamponi domenicali). Aumentano i tamponi: +52.712 (ieri +47.194) per un totale di 3.377.673. I decessi registrati nelle ultime 24 ore sono stati 152. Un aumento importante rispetto ai giorni scorsi: ieri le morti erano state 129, mentre due giorni fa 99. Il bilancio dei morti nella regione ha raggiunto quota 18.723. Le terapie intensive salgono di +56 (attualmente sono 764) mentre i ricoveri di +225 (sono 6.907). I guariti sono 117.361 e i dimessi 6.664 per un totale di 124.025 (+1.615) mentre gli attualmente positivi sono 141.918. Infine si segnala che a Milano sono stati registrati +3.148 contagi di cui +1.149 in città.
Le province
Ecco i casi di Coronavirus suddivisi per provincia:
- Milano (+3.148) di cui +1.149 a Milano città
- Como (+958)
- Varese (+943)
- Monza e Brianza (+854)
- Brescia (+576)
- Pavia (+385)
- Mantova (+248)
- Lecco (+243)
- Cremona (+193)
- Bergamo (+168)
- Lodi (+131)
- Sondrio (+63)
Foto copertina: ANSA / PAOLO SALMOIRAGO
Leggi anche:
- Superato lo stato di allerta sulle terapie intensive in Italia: oltre il 40% dei posti letto occupato da pazienti Covid
- Coronavirus in Lombardia, risalgono i nuovi contagi con meno tamponi: +9.291. 187 decessi in 24 ore
- Coronavirus, in Lombardia 4.777 nuovi positivi ma con 17mila tamponi in meno. 189 sono i ricoveri ordinari
- Coronavirus in Lombardia, calano i nuovi contagi con quasi 8 mila tamponi in meno: +6.318. I decessi sono 117
- Coronavirus in Lombardia, aumentano ancora i nuovi contagi: +11.489 in 24 ore con meno tamponi. 108 decessi
- Coronavirus, in Lombardia quasi 10 mila nuovi casi nelle ultime 24 ore. I nuovi ricoverati in terapia intensiva sono 48, 245 quelli “ordinari”
- «Due settimane di lockdown non bastano per svuotare le terapie intensive». Il primario di malattie infettive del Policlinico di Milano: «Ora possiamo solo proteggerci»