Il Brasile in stile Jannacci. Siamo stati a casa dei Selton per capire come nasce la loro musica contaminata

di Giada Giorgi

“Fammi scrollare” è il loro ultimo singolo: un brano ironico e pungente che affronta la dipendenza da smartphone e, ancora di più, l’alienazione in un mondo sempre più lontano dalla realtà

L’ironia di Jannacci, l’urban di Willie Peyote, i temi impegnati dei testi italiani, il ritmo caldo del Brasile. Le sfumature dei Selton sono tante e noi di Open siamo andati a capirne di più bussando direttamente alla porta di casa loro. Dalla poltrona brasileira alle chitarre dello studio di registrazione domestico, il viaggio musicale nel mondo della giovane band di Porto Alegre ci ha portati a fare i conti con una delle più grandi ossessioni del nostro tempo, la tecnologia.


Fammi scrollare è il loro ultimo singolo, un brano ironico e pungente che affronta la dipendenza da smartphone e, ancora di più, l’alienazione in un mondo sempre più lontano dalla realtà. Temi ambientali, dibattito politico, stereotipi culturali si intrecciano nel calderone dello scroll. Basta far scorrere il dito sullo schermo e ne sei dentro. Max Pezzali, Daniele Silvestri, Malika Ayane, Levante, Marco Mengoni, Dente, Pistriess, solo alcuni dei nomi con cui il gruppo di giovani artisti ha collaborato dal 2006 ad oggi.


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