Sanità in Calabria, perde quota l’ipotesi Gino Strada. A Catanzaro striscione di Forza Nuova contro il medico

di Cristin Cappelletti

Dopo le voci dei giorni scorsi, sembra allontanarsi la nomina del fondatore di Emergency a commissario

Il ministro della Salute prova a rassicurare. È Zuccatelli il nome giusto per guidare la sanità calabrese. Ma ieri, durante la trasmissione Titolo V, il manager emiliano è inciampato in un’altra gaffe, continuando sulla strada del negazionismo e l’inutilità delle mascherine. Intanto, sembrano essersi perse le tracce dell’ipotesi di Gino Strada per gestire l’emergenza sanitaria in Calabria. Con l’uscita di scena dell’ex commissario Saverio Cotticelli dopo una improbabile intervista televisiva, e i dubbi su Zuccatelli, da varie voci di sinistra del governo si è messo con forza sul tavolo il nome del fondatore di Emergency. Ma, fa sapere il suo entourage citato da la Repubblica, «da domenica nessuno si è fatto più sentire».


«Gino cambia strada»

Era stato lo stesso ministro agli Affari regionali, Francesco Boccia, a dichiarare che Strada si era offerto disponibile. Ma da giorni i contatti tra le istituzioni e il medico sembrano essersi interrotte. Proprio oggi su Facebook, il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra, ha spinto nuovamente per l’arrivo in Calabria di Gino Strada. «Dal 2010 tutti i commissariamenti, per motivi che ora non serve indagare, hanno mantenuto, se non peggiorato, una situazione già penalizzante, drammatica in partenza – e aggiunge – ora c’è la possibilità di cambiare. Ora».


Intanto, uno striscione con la scritta «Gino cambia strada» firmato da Forza Nuova è apparso a Catanzaro, gettando benzina sul fuoco su un clima politico già teso. Il responsabile sicurezza del Pd, Carmelo Miceli, ha espresso la sua solidarietà. Mentre la Lega, nei giorni precedenti, aveva criticato un possibile arrivo di Strada. Era stato il presidente facente funzione della Regione, Nino Spirlì, a dichiarare che la Calabria «non ha bisogno di medici missionari».

Continua a leggere su Open

Leggi anche: