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Coronavirus in Francia, Macron: «Il lockdown è finito». Riaprono i negozi ma restano chiusi bar, ristoranti, palestre e piste da sci

24 Novembre 2020 - 21:11 Felice Florio
Il presidente francese, in un discorso alla nazione, ha spiegato il piano di riaperture graduali, annunciando anche l’inizio della campagna di vaccinazione a fine dicembre

Anche la Francia, dopo l’Italia, ha superato la soglia delle 50.000 vittime causate dal Coronavirus. Secondo i dati della Santé Publique, con 454 decessi negli ospedali e la somma delle morti degli ultimi quattro giorni nelle case di riposo e negli istituti per disabili, 551, oggi si è raggiunta la cifra di 50.237 vittime dall’inizio della pandemia. Poco dopo la pubblicazione di questo dato, il presidente Emmanuel Macron ha tenuto il suo atteso intervento in diretta tv. «Abbiamo frenato la circolazione del virus», ha esordito il presidente della Repubblica francese. Il suo discorso alla nazione ha come obiettivo l’annuncio alla popolazione di un alleggerimento delle misure di lockdown: la decadenza di alcune restrizioni era nell’aria da giorni, visto il repentino crollo del numero di contagi. Macron, nel suo intervento, ha ringraziato «il civismo – dei francesi -. I nostri sforzi, i vostri sforzi, hanno pagato: il picco della seconda ondata è passato».

Riaperture di negozi e librerie

Poi, il presidente ha informato la popolazione della decisione di consentire la riapertura, da sabato 28 novembre, di tutti i negozi e le librerie. Si continuerà a utilizzare il sistema dell’autocertificazione per uscire di casa, ma sarà possibile allontanarsi fino a 20 chilometri dal proprio domicilio, per passeggiate o attività fisica per un totale di 3 ore. L’obbligo di compilazione dell’autocertificazione scadrà il 15 dicembre e il lockdown, almeno per tutto dicembre, lascerà spazio a un coprifuoco dalle 21 di sera alle 7 del mattino.

Restano chiusi bar, ristoranti e palestre

Si potrà trascorrere il Natale in famiglia, ma rispettando le dovute precauzioni. Tuttavia, Macron ha confermato che resteranno chiusi i bar, i ristoranti e le palestre: «Conosco bene l’entità dei sacrifici che vi abbiamo chiesto – ha detto rivolgendosi alle categorie in questione -. Ma continueremo a darvi il sostegno necessario, con l’auspicio che a gennaio possiate riaprire». Per queste attività si è parlato di una possibile riapertura intorno al 20 gennaio, «se i contagi giornalieri saranno sotto quota 5.000».

Niente sci a Natale

Una notizia che riguarda anche l’Italia, che aveva chiesto un’uniformità di azione in Europa, è quella relativa agli impianti sciistici: «È in corso una concertazione con il governo e con i Paesi vicini». Macron ha chiarito, però, che l’indirizzo è quello di tenere chiusi i comprensori: «Mi sembra impossibile immaginare un’apertura per le feste. Sarà meglio orientarsi per una riapertura nel corso del mese di gennaio». Il presidente ha anche toccato un altro tema molto dibattuto nel nostro Paese, ovvero l’obbligatorietà del vaccino: «La vaccinazione contro il Coronavirus potrebbe cominciare in Francia tra fine dicembre e inizio gennaio e non sarà obbligatoria».

«Miei cari compatrioti, c’è sempre molta incertezza in questo periodo. Ma noi faremo tutto ciò che è in nostro potere per proteggervi. Non abbandoniamoci né alla rassegnazione né alla collera. Nutriamo speranza, insieme risolveremo la crisi sanitaria ed economica – ha concluso Macron -. Siamo stati solidali tra noi come mai prima. Dovremo continuare a innovare, con la forza dello spirito francese. Riuniamoci attorno ai nostri valori, alla nostra storia, alla nostra civiltà. Abbiamo affrontato il terrorismo, la pandemia, il cambiamento climatico. Oggi lottiamo insieme, domani vinceremo insieme: Vive la République».

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