Francia, il governo fa un passo indietro: la legge sulla sicurezza globale sarà modificata

di Redazione

La maggioranza è pronta a riscrivere il contestato articolo 24, che prevede il divieto di filmare agenti in azione. Negli ultimi giorni il Paese è stato scosso da forti proteste contro le violenze della polizia

Il governo francese fa un passo indietro. La maggioranza è pronta a proporre «una versione completamente nuova dell’articolo 24», il più contestato della legge sulla “sicurezza globale”, che prevede il divieto di filmare o fotografare poliziotti in azione. La decisione è arrivata dopo un vertice tenutosi oggi, 30 novembre, all’Eliseo, dove il presidente Emmanuel Macron ha incontrato il premier Jean Castex, i ministri dell’Interno, Gérald Darmanin ed Eric Dupond-Moretti, oltre ai presidenti dei gruppi parlamentari della maggioranza.


Al termine del vertice, Christophe Castaner, ex ministro dell’Interno ed ora capogruppo de La République en Marche, partito della maggioranza, ha detto: «Sappiamo che sussistono ancora dei dubbi» e «dobbiamo ascoltare questi dubbi». L’articolo 24 prevedeva il divieto di diffusione – a scopi di danneggiamento della persona – delle immagini delle forze dell’ordine in azione: «Si tratta di una proposta di legge frutto di due anni di lavoro – ha detto Castaner – e persegue due obiettivi: proteggere meglio le forze dell’ordine e preservare senza riserva la libertà di stampa, che si tratti di professionisti o di semplici cittadini che diffondono immagini di operazioni di polizia».


Secondo fonti del governo francese, Macron è apparso «molto infastidito e innervosito» per il contesto politico che si è creato negli ultimi giorni in Francia, con la contestazione della legge in piazza e gli episodi di violenza della polizia – dallo sgombero di un accampamento di migranti al brutale pestaggio del produttore musicale di colore Michel Zecler – che hanno esacerbato gli animi. Macron, secondo le fonti, avrebbe avuto durante la riunione «un tono glaciale e imperativo». La legge che ora dovrà essere parzialmente riscritta è stata già votata in prima lettura all’Assemblée Nationale.

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