Le regole Ue di Natale per sventare la terza ondata: a scuola da metà gennaio, no ai canti in chiesa. Evitare i cenoni con estranei

di Redazione

Sulla scuola, la linea della Commissione europea prevede una fase “cuscinetto” per un rientro graduale

Si chiama Remain Safe Strategy: si tratta di un insieme di raccomandazioni su come affrontare il Natale che mercoledì 2 dicembre Bruxelles pubblicherà. La raccolta di norme servirà a dare alcune dritte ai governi dell’Unione europea per gestire al meglio il periodo tra Natale e Capodanno e quindi per evitare una terza ondata da Coronavirus. Come raccontato da la Repubblica, tra chi ha spinto per delle misure di contenimento comunitarie ci sarebbe il governo Conte. Quelle dell’Ue sono linee guida non vincolanti e fino al giorno della firma potrebbero subire ancora modifiche. In sostanza, la Commissione europea chiede di rinforzare le misure per evitare contatti ravvicinati e assembramenti.


Festeggiamenti e cenoni

Niente eventi di massa, come i famigerati cenoni di Natale, né «incontri sociali ristretti». Per la Commissione questo tipo di condotte sono infatti da evitare e chiede ai governi di regolare e fissare il numero massimo di partecipanti per garantire il distanziamento sociale. Per evitare il diffondersi dei contagi, è naturalmente consigliato l’uso delle mascherine in qualsiasi occasione pubblica e privata. L’Ue invita inoltre i cittadini a rinchiudersi in una bolla, frequentando le stesse persone durante le vacanze.


Scuola

L’Ue affronta il tema della scuola e parla di fase cuscinetto tra feste e ritorno in classe. Si tratta di un allungamento, di fatto, delle vacanze natalizie di una o due settimane e di un periodo di lezioni online da casa. Così, secondo quanto prospettato dalla Commissione, il rientro graduale eviterebbe una recrudescenza del virus tra i banchi di scuola, suggerendo quindi il ritorno in classe non prima di metà gennaio.

Stagione sciistica e viaggi

Per quanto riguarda viaggi e impianti sciistici, la Commissione europea se ne lava le mani e non entra nel merito della polemica tra gli Stati, non avendo competenze per farlo. L’unica richiesta rivolta ai governo è quella di trovare delle linee comuni di coordinamento. Ad ogni modo Bruxelles sconsiglia i viaggi turistici, ma non considera gli spostamenti tra Paesi fattori di rischio aggiuntivi. Abolite le quarantene e, quando necessarie, non dureranno più di sette giorni.

Celebrazioni in chiesa

La messa natalizia di mezzanotte dovrà aspettare. Per l’Ue infatti le funzioni religiose di massa sono da evitare. Al loro posto, messe celebrate online o in televisione. Nel caso di chiese aperte, le regole cui sottostare sono sempre le stesse: mascherina e distanziamento. Con un unico divieto: cantare. La Commissione di Bruxelles chiede infine ai governi nazionali di introdurre o mantenere il coprifuoco notturno durante il periodo delle vacanze natalizie.

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