Aveva detto: «Riapriamo. Se qualcuno muore, pazienza». Si dimette il presidente di Confindustria Macerata Domenico Guzzini

di Redazione

«La gente è stanca», aveva detto riferendosi alle ripercussioni delle chiusure imposte dal governo per fronteggiare l’epidemia da Coronavirus. Ma poi si è spinto troppo oltre

Aveva sostenuto le riaperture delle attività economiche a tutti i costi, al punto di arrivare a dire: «Se qualcuno muore, pazienza». Una frase che ora paga a caro prezzo. Domenico Guzzini ha dovuto lasciare la carica di presidente di Confindustria di Macerata dopo essere finito nella bufera per la sua uscita infelice. «La gente è stanca», aveva detto riferendosi alle ripercussioni delle chiusure imposte dal governo per fronteggiare l’epidemia da Coronavirus. Ma poi si è spinto troppo oltre e nel giro di 48 ore è stato costretto a fare un passo indietro.


A nulla sono dunque servite le sue scuse ribadite anche in una lettera agli iscritti dell’associazione degli industriali: «Mi dispiace per avere involontariamente coinvolto Confindustria». «Chi mi conosce sa quanto per me siano importanti e prioritari la salute, la famiglia e le persone – sono le parole di Guzzini -. Per senso di responsabilità ritengo doveroso rassegnare le dimissioni da presidente di Confindustria Macerata». Le dimissioni saranno formalizzate nelle prossime ore. Sul caso era stata anche avviata una procedura al Consiglio etico da parte di Confindustria, una pratica che avrebbe portato a sanzioni nei confronti di Guzzini o alle sue dimissioni.


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