Gli auguri di Mattarella al Papa: «Gravi ricadute per questa pandemia, ma le limitazioni e il disagio a Natale lo renderanno più autentico»

di Giovanni Ruggiero

Nella lettera di auguri, il Capo dello Stato ha voluto anche ringraziare il Papa per la sua «vicinanza partecipe e solidale» durante la pandemia, tanto per i cattolici, quanto per chi ha fedi diverse e non ne professa nessuna

Sarà un Natale inevitabilmente particolare quello che anche l’Italia dovrà vivere, secondo le ipotesi sulle misure restrittive che il governo andrà a prendere probabilmente in giornata per l’emergenza Coronavirus. Ma come dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella sua lettera di auguri a Papa Francesco per i suoi 84 anni: «Pur nel disagio che esse possono comportare, tali limitazioni dischiudono un richiamo agli aspetti più autentici ed essenziali di questa festa e del suo universale messaggio di fratellanza e di pace».


Nella sua lettera Mattarella ha ricordato «il dramma della pandemia e delle sue gravissime ricadute sanitarie, economiche e sociali». Quello appena trascorso è stato «un anno di incertezze, talvolta financo di angosciose paure, che hanno scosso nel profondo le abitudini, le consolidate sicurezze e le prospettive di futuro sulle quali innumerevoli nostri concittadini costruiscono la loro quotidianità personale e famigliare».


Un anno durante il quale Mattarella richiama anche quanto Bergoglio abbia fatto sentire la sua presenza, con «vicinanza partecipe e solidale. Persone di fedi diverse, o che non ne professano alcuna – scrive il capo dello Stato – njei momenti della prova e della solitudine hanno potuto costantemente avvertire il sostegno e l’incoraggiamento del Papa».

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