Vaccinate in Italia quasi 70 mila persone. Arcuri: «Siamo secondi in Europa per dosi somministrate»

Le percentuali più alte di vaccinazioni si registrano nel Lazio, in Provincia di Trento e in Toscana. Lombardia agli ultimi posti tre le regioni

L’Italia è seconda in Europa, dopo la Germania, per numero di vaccinati contro il Coronavirus. Lo fanno sapere gli uffici del Commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, in serata, mentre il totale delle somministrazioni, dopo le 22 del 2 gennaio tocca quota 67.461 vaccinazioni (20 mila in più di stamane) su 479.700 distribuite. A due giorni dalla partenza del piano di vaccinazioni, è il Lazio a guidare la classifica degli enti locali in cui sono state somministrate più dosi del vaccino Pfizer rispetto a quelle già distribuite: 16.366.


Il totale di vaccinazioni riguarda 38.937 donne e 28.524 uomini. Nella classifica delle regioni, dopo il Lazio con il 35,7% dosi somministrate su quelle distribuite, segue Trento con il 34,8% di vaccinazioni (1.730 dosi su 4.975 distribuite), la Toscana con il 24% (6.824 su 27.920). Scende in diciannovesima posizione (stamane era la quindicesima) la Lombardia, che ha somministrato ad oggi il 3% delle dosi, cioè 2.446 su 80.595.


In questa prima fase che prevede la vaccinazione per gli operatori sanitari, il personale e gli ospiti delle Rsa, la fascia d’età più vaccinata è quella tra i 50 e 59 anni (19.105), poi quella tra i 40 e i 49 anni (15.459) e quella tra i 30 e 39 anni (11.991). 57.393 sono gli operatori sanitari e sociosanitari che hanno ricevuto le prime dosi, seguiti da 4.990del personale non sanitario e 4.351degli ospiti delle Rsa.

In copertina ANSA/Fabio Frustaci | Vaccinazioni all’ospedale Santo Spirito a Roma, 2 gennaio 2021.

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