Coronavirus, in Veneto aumentano ancora i nuovi contagi: 3.596 in 24 ore, 43 i decessi. Zaia sui vaccini: «Siamo primi in Italia, oggi li finiamo tutti»

di Giada Giorgi

Il presidente della Regione: «Trend in calo dei ricoveri negli ultimi giorni. Aumentano i dimessi, sembra esserci un’inversione di tendenza»

Non accenna a frenare il contagio da Coronavirus in Veneto. Dopo l’impennata di due giorni fa e l’aumento registrato nel bollettino di ieri (+3.538), oggi 7 gennaio sono 3.596 i nuovi positivi. L’incidenza sui tamponi effettuati è pari al 14%. I decessi nelle ultime 24 ore sono 43 (ieri 126) per un bilancio complessivo da inizio pandemia di 7.157. Secondo i dati riportati durante la conferenza stampa del presidente di Regione Luca Zaia, sono 2.978 i pazienti ricoverati in area non critica; 389 (+15) quelli in terapia intensiva. I dimessi sono 11.441, gli attualmente positivi 92.176, per un totale da inizio pandemia pari a 277.331 casi. «Abbiamo un trend in calo dei ricoveri negli ultimi giorni», ha spiegato Zaia, «aumentano le dimissioni rispetto alle prese in carico: sembra un’inversione di tendenza». Dati incoraggianti secondo il presidente che, alla vigilia delle prossime decisioni del governo sulla classificazione del rischio, esclude di poter finire in zona rossa. «Improbabile» ha detto Zaia, riferendosi anche a un indice Rt che, a sua detta, non raggiungerebbe la soglia proibita dell’1,25. Sul tema vaccini il presidente si è mostrato piuttosto ottimista: «Siamo primi in Italia, oggi li finiamo tutti. La speranza è ora in Moderna e Astrazeneca».


La conferenza stampa di Luca Zaia


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