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Dosi di vaccino avanzate ai parenti, tolto l’incarico a due medici e un volontario che si difendono: «Sarebbero andate buttate»

09 Gennaio 2021 - 13:01 Redazione
Il personale coinvolto ha detto che chi aveva priorità non ha risposto alla chiamata e, non volendo buttare quelle dosi, ha pensato di somministrarle ai familiari

Due medici e un volontario della pubblica assistenza sono stati sospesi dal loro incarico al centro vaccinale dell’ospedale modenese di Baggiovara per aver somministrato a parenti e amici alcune dosi del vaccino anti-Covid di Pfizer – BioNTech avanzate alla fine della giornata di vaccinazione. Il provvedimento è stato preso dall’Ausl di Modena a seguito degli accertamenti compiuti dai Nas di Parma e dai carabinieri del comando provinciale parmense. Da quanto emerso dalle indagini, i due medici e il volontario avrebbero somministrato 6 dosi di vaccino ad amici e parenti, senza rispettare le fasce di priorità previste dal piano vaccinale.

I professionisti coinvolti si sarebbero giustificati sostenendo di aver tentato di contattare il personale medico-sanitario che avrebbe avuto diritto prioritario alla vaccinazione. Non avendo però ottenuto risposta, e non volendo buttare delle preziose dosi di vaccino, avrebbero dunque deciso di chiamare parenti e amici per somministrare loro tali dosi, che altrimenti sarebbero state buttate. Sull’episodio continuano a indagare gli inquirenti, tant’è che ieri, 8 gennaio, il centro vaccinale di Baggiovara è stato nuovamente scenario di un sopralluogo da parte dei carabinieri.

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