Coronavirus, la Campania ha esaurito i vaccini. De Luca: «Gli ospedali si fermano per mancanza di dosi. Distribuzione sperequata»

La Campania è svantaggiata rispetto ad altre regioni: è terza per numero di residenti – 5,8 milioni – ma è settima per numero di dosi consegnate dalla Protezione civile: 67.020

Questa volta, nella diatriba con il governo, i numeri sono tutti dalla parte di Vincenzo De Luca. Con un balzo in avanti di 9.573 dosi di vaccino inoculate nelle ultime 24 ore, la Campania diventa la regione più virtuosa di Italia quanto a percentuale di somministrazioni effettuate: l’89,5% delle fiale ricevute sono state consumate. Mancano solo 7.019 somministrazioni da fare e tutto fa presupporre che, nelle prossime ore, le dosi si esauriranno. Per questo nella serata di domenica, 10 gennaio, la campagna vaccinale nella regione subirà uno stop forzato.


De Luca: «Distribuzione fatta in modo sperequato»

«Nella giornata di ieri la Campania ha raggiunto, con il 90%, la percentuale più alta d’Italia nella somministrazione dei vaccini. Oggi in tutte le aziende sanitarie si esauriscono le dosi consegnate alla nostra regione – ha affermato De Luca -. Questa sera le aziende si fermano per mancanza di vaccini. È questo l’esito di una distribuzione fatta in modo sperequato nei giorni scorsi». Guardando al rapporto abitanti/dosi ricevute, effettivamente la Campania pare svantaggiata rispetto ad altre regioni: è terza per numero di residenti – 5,8 milioni -, ma è settima per numero di dosi consegnatele dalla Protezione civile, 67.020.


La nota della Regione al commissario Arcuri

Data la carenza di sieri anti Coronavirus, il presidente della Regione ha spedito una nota al commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, sollecitando l’invio di nuove fiale di vaccino Pfizer. «Martedì dovrebbero arrivare nuove forniture ed è necessario che questo avvenga, riequilibrando i nostri quantitativi – dichiara De Luca -. Così come è necessario e urgente l’invio di personale aggiuntivo per le vaccinazioni, per far fronte alla situazione di forte sotto-dimensionamento del nostro personale nella quale si sta lavorando».

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