In Evidenza ENISiriaUSA
FACT-CHECKINGCrisi di governoFacebookGiuseppe ConteHackerM5SMatteo Renzi

Un hackeraggio dietro la storia di Conte contro Renzi? Le strade social portano al Movimento 5 Stelle

14 Gennaio 2021 - 19:09 David Puente
Lo staff del Presidente del Consiglio conferma la pubblicazione e la rimozione della storia, ma chi l’ha pubblicata? Le strade portano a un nome già noto nella propaganda grillina

Dalla pagina Facebook del presidente del Consiglio a un gruppo gestito da anonimi è un attimo. Creato poco prima delle 11:43, orario di uno dei primi post, è stato poi promosso attraverso una storia pubblicata – e poi rimossa dopo circa mezz’ora – dalla pagina ufficiale di Giuseppe Conte permettendo di ottenere oltre 3.700 iscritti in poco tempo.

Poco prima delle 15:44 succede qualcosa nel gruppo: scompaiono i comunicati fissati in alto nel gruppo e pubblicati da una pagina Facebook chiamata Infopolitica.it. Insieme ai post sparisce anche la pagina, lasciando il gruppo privo di amministratori visibili e di pubblico dominio. Qualcosa è successo ed evidentemente qualcuno ha cercato di nascondere le tracce.

Lo staff del presidente Conte ammette che la pubblicazione della storia c’è stata, ma non autorizzata e dunque rimossa appena possibile. Si profila la teoria dell’hackeraggio, ma in quel caso sembrerebbe piuttosto un problema di «fuoco amico». La pagina Facebook Infopolitica.it risulta essere di stampo grillino, sostenitrice del Movimento 5 Stelle e dei suoi rappresentanti come possiamo vedere da un salvataggio fornito dalla cache di Google del 5 novembre 2020 (archiviata). Nella seguente immagine notiamo la condivisione del video pubblicato il 4 novembre 2020 dal deputato pentastellato Luigi Iovino.

Attraverso altri salvataggi forniti dalla cache di Google (archiviata) è possibile osservare quali erano i gruppi collegati alla pagina fino al 26 novembre 2020:

Tutti i gruppi hanno in comune gli stessi amministratori: Gianni ed Elisa:

Uno di questi amministratori è l’utente «Elisa Di Battista» che utilizza come foto profilo una ragazza in spalle, recuperata da profili social come quello di Honey Cocaine su Weheartit.com (o su siti come Skyrock.com e Soundcloud), e come immagine in evidenza quella di una donna con in mano una macchina fotografica che troviamo in numerosi siti, tra questi Dicasgerais.com in un articolo del 2012.

L’account «Elisa Di Battista» risulta tra gli amministratori, insieme a Giovanni e altri del gruppo Facebook «Giuseppe Conte – Presidente del Consiglio» con oltre 76 mila iscritti.

Il gruppo pro Giuseppe Conte risulta collegato a sua volta alla pagina Movimento 5 Stelle Al Governo che nell’arco degli ultimi mesi del 2020 ha pubblicizzato l’iscrizione da parte dei fan ai gruppi collegati alla pagina di Infopolitica.it.

Tra le amicizie dell’account «Elisa Di Battista» troviamo i profili del blogger e social media manager Piergiorgio Cantagallo (Pierre Cantagallo), diventato noto durante le elezioni del 2018 per il suo sito chiamato Informazione Vera. La lista delle amicizie di «Elisa Di Battista» e del profilo «Pierre» sono state nascoste intorno alle ore 18 del 14 gennaio 2021, destando ulteriori sospetti su quanto accaduto.

Piergiorgio, nel profilo Pierre Cantagallo, riporta come luogo di lavoro nientemeno che la Camera dei Deputati, fatto noto fin dal 2018 a seguito delle elezioni e della formazione del nuovo staff della comunicazione del Movimento in Parlamento.

Pierre Cantagallo risultava anche come uno degli amministratori del gruppo Facebook Club Luigi Di Maio. Ecco uno screenshot del 2017 tratto dal gruppo:

A questo punto la domanda sorge spontanea: siamo sicuri che si tratti di un «hackeraggio» dell’account ufficiale del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte o che si tratti di una gaffe interna da parte di uno dei membri dello Staff della Camera dei Deputati del Movimento 5 Stelle? Come mai sono scomparse le amicizie dell’utente «Elisa Di Battista» e di uno degli account di Cantagallo proprio questo pomeriggio?

Le strade, al momento, portano al mondo grillino, piuttosto che a un esterno intenzionato a danneggiare il premier.

Leggi anche:

Articoli di FACT-CHECKING più letti