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Lombardia rossa per errore, la class action per chiedere i danni: «Una follia, la locomotiva d’Italia bloccata senza motivo» – L’intervista

23 Gennaio 2021 - 22:29 Fabio Giuffrida
«Piove sul bagnato. Non è giusto che questi errori debbano ripercuotersi su chi aveva già le attività al limite della sopravvivenza, in un periodo di per sé complesso», spiegano gli avvocati a Open. Lunedì presenteranno una richiesta di accesso agli atti e poi promuoveranno una class action

L’errore sul calcolo dell’Rt, forse da parte della Regione Lombardia, non è passato inosservato. A parte lo scaricabarile tra governo e Regione sulla responsabilità del caso, una cosa è certa: un intero territorio è stato costretto alla zona rossa per una settimana senza alcun motivo, con il risultato di «ingenti danni a commercianti e imprenditori», già in ginocchio da mesi per l’emergenza Covid. «La Regione Lombardia, che è la locomotiva d’Italia, è stata bloccata per una settima per un fatto che oggettivamente non c’era. Chi ha sbagliato deve pagare, hanno fatto danni all’economia. Un disastro». A parlare a Open è l’avvocato Francesco Borasi che lunedì presenterà la richiesta di accesso agli atti e poi intenterà una class action, a cui hanno già aderito associazioni e commercianti, per ottenere un risarcimento dei danni (non ancora calcolato).

«Piove sul bagnato, errori che ricadono sull’economia»

«Non credo che quello che è accaduto sia stato voluto per bloccare la Lombardia ma il dato oggettivo è che ci sia stato un errore. Una notizia “criminale”, quella della Lombardia in zona rossa per errore», ha aggiunto. E a rincarare la dose è anche il suo collega Angelo Leone: «Piove sul bagnato. Non è giusto che questi errori debbano ripercuotersi su chi aveva le attività al limite, in un periodo già di per sé complesso», spiega a Open.

Ma chi ha commesso l’errore? Il giallo s’infittisce

Gli imprenditori dovranno prima capire chi ha commesso l’errore. Il governo o la Regione Lombardia? Attilio Fontana non ha dubbi: «Se da domenica, 24 gennaio, la Lombardia tornerà in zona arancione lo deve esclusivamente al fatto che noi abbiamo contestato i conteggi del governo», ha detto. Insomma il Pirellone, secondo i calcoli del governatore lombardo, non ha alcuna colpa. Anzi, la nuova assessora alla Salute Letizia Moratti ha aggiunto che il ministro Roberto Speranza avrebbe «preteso che dicessimo che c’era stato un errore nostro ma non potevamo accettarlo per la dignità della Regione».

Nella prossima conferenza delle Regioni – ha assicurato Fontana – «chiederò che nell’ambito dello scostamento venga inserita una somma che equivale a quello che è stato il danno che le nostre categorie hanno subito». Ma il governo li smentisce e continua a parlare di dati «errati», e solo successivamente «rettificati», da parte della Regione Lombardia. Un ping pong senza fine.

Errori che, però, hanno influito negativamente sull’economia, come ribadito dal virologo Giovanni Maga a Open, e che colpiscono soprattutto i commercianti. I negozi, infatti, in zona rossa devono restare chiusi mentre in quella arancione, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, potranno riprendere a lavorare. Intanto continua in tutta Italia la protesta dei ristoratori (e non solo) che sfidano il Dpcm e aprono anche di sera.

Foto in copertina di repertorio: ANSA/ANDREA FASANI

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