Antonio Bassolino si candida a Napoli: l’annuncio che spiazza il Pd, in cerca del patto coi Cinque stelle

L’annuncio oggi via Facebook. Si attende di capire cosa faranno i dem, che nel frattempo stavano lavorando a un “campo largo” per allargare ai 5 Stelle

A volte ritornano. Sembra una costante della politica degli ultimi tempi. E ritornano non solo sulla scena nazionale, dove nel nuovo governo di Mario Draghi compaiono nomi già visti in passato. Ma anche su quella locale. A Napoli, dove il già sindaco (dal 1993 al 2000, quando poi venne eletto presidente della Regione) Antonio Bassolino ha deciso di ri-scendere i campo. «Mi candido a Sindaco di Napoli. Fare il Sindaco è stata l’esperienza più importante della mia vita e sento il dovere di mettermi al servizio della città», scrive l’ex ministro del Lavoro (era il primo governo D’Alema) su Facebook. Classe 1947, per Bassolino «siamo dentro una crisi senza precedenti. Si apre una fase nuova per il Paese e a Napoli serve una svolta, in primo luogo sul piano economico-sociale e civile». Per il post-De Magistris, Bassolino – negli anni incappato in una serie di inchieste giudiziarie e di fatto sempre assolto – chiama «a raccolta le forze migliori e valorizzare le energie giovani: è nelle loro mani il nostro futuro». Per il momento l’unica sfidante di Bassolino alle prossime elezioni comunali è Alessandra Clemente, attuale assessora della giunta de Magistris e proposta dal sindaco uscente in un’ottica di continuità con la sua amministrazione.


Resta da capire cosa farà il centrosinistra, che per ora non ha espresso un proprio candidato, mentre Bassolino sembra certo della sua discesa in campo a prescindere dal Pd. Attesa per domani pomeriggio la riunione della segreteria del Partito democratico metropolitano di Napoli, che nel frattempo stava lavorando in direzione di un “campo largo” anche con il Movimento 5 Stelle. Ieri il segretario Marco Sarracino e i segretari di tutti i circoli cittadini avevano lanciato un appello per «l’unità delle forze politiche, civiche, collettive ed individuali che si riconoscono nel campo riformista, progressista, ambientalista ed europeista»Per Sarracino la rottura dell’unità sarebbe «molto grave, incomprensibile e irresponsabile» perché vorrebbe dire «favorire le destre della Meloni e di Salvini che sempre hanno lavorato contro l’interesse del Sud e dei napoletani». Un appello proprio a Bassolino, della cui cadidatura si parlava già da molto tempo.


In copertina ANSA / Ciro Fusco | Antonio Bassolino a San Vitaliano ( Napoli), 12 gennaio 2018

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