In Italia la curva epidemica relativa al Coronavirus è diventata costante. «Abbiamo un numero di casi settimanali che è sempre lo stesso, spiega il ricercatore della Fondazione Isi Michele Tizzoni. Fatta eccezione per alcune fluttuazioni o variazioni regionali, come quella della Valle d’Aosta che ha raggiunto un’incidenza di positività molto bassa, «in generale la situazione sembra essere sotto controllo». Lo stesso vale per il numero dei decessi, «ormai diminuiti. Cosa che ci aspettavamo – dice Tizzoni – dato il numero dei nuovi casi di positività sempre in calo». Quanto alle terapie intensive, altro tasto dolente legato alla pandemia, «la riduzione risulta più contenuta. Ma il trend è comunque in leggero miglioramento».
Per quanto riguarda, invece, le varianti Covid, «queste sono da tenere sotto controllo: per farlo ci vuole maggiore visibilità, uniforme. E quindi più sequenziamento. Il fatto che ci siano queste varianti, pone il dubbio sulla ripresa di una nuova ondata di contagi. Il rimedio è certamente una vaccinazione di massa. Ma serve evitare le maxi serrate alternate ad aperture troppo diffuse», ha detto il ricercatore.
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