Zingaretti da Barbara D’Urso: «Le mie dimissioni sono irrevocabili, ma non scompaio»

L’intervento in video collegamento: «Ho voluto dare una scossa quando ho percepito il rischio che il Pd potesse implodere. Il mio è stato un atto d’amore»

Nicola Zingaretti conferma le proprie dimissioni da segretario del Pd, dimissioni irrevocabili, assicura in video collegamento con Barbara D’Urso su Canale 5. Zingaretti, ospite di Live Non è la D’Urso, spiega così le ragioni alla base dello strappo: «Ho voluto dare una scossa quando ho percepito il rischio che il Pd potesse implodere. Il mio è stato un atto d’amore», ha detto Zingaretti. «State certi che io non scompaio. Ci sarò con il mio lavoro, e con le mie idee», ha continuato Zingaretti, che ha scelto la trasmissione di Barbara D’Urso per dare la propria versione dei fatti nonostante le polemiche scaturite dal tweet del 24 febbraio con cui il segretario dem elogiava il programma.


«Quello che mi ha dato fastidio – ha detto Zingaretti – è che tutti insieme abbiamo voluto il governo Conte II, tutti abbiamo voluto che andasse avanti, tutto il partito ha deciso insieme e io ci ho messo la faccia. Poi quando non è andato in porto ci siamo girati e non c’era nessuno, e ci hanno accusato di avere detto “o Conte o morte”, cosa che io non ho mai detto». «Credo nel pluralismo del confronto ma lo si è scambiato con la polemica. Allora ho detto: se io sono il problema allora mi faccio di lato, perché serve un chiarimento. Non si deve confondere il confronto delle idee con la furbizia. Ora però guardiamo al futuro», ha detto Zingaretti.


Sindaco di Roma? No, grazie

Parlando di una possibile candidatura a sindaco di Roma, Zingaretti ha risposto: «Fare il sindaco Roma sarà la cosa più bella del mondo. Ma io faccio il presidente di Regione e credo sia questo il mio compito. Ci sono tante energie in giro, non è il mio pensiero fare il sindaco. Io sono presidente della Regione, in questi mesi ho difeso la mia terra, la mia gente dalla Covid. Quindi ho tantissime cose da fare».

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