In Veneto aumentato i ricoveri ordinari e nelle terapie intensive. Zaia: «Situazione preoccupante: potremmo far ricorso ai Covid hospital»

Sono 12 le nuove vittime, per un bilancio che si avvicina a quota 10 mila nella sola regione

Sono 757 i nuovi casi rilevati in Veneto nelle ultime 24 ore. Un dato che arriva a fronte di 10.260 tamponi effettuati con un incidenza che si attesta al 7,38%. Dato che – fa notare il governatore Luca Zaia – «non è da prendere per buono», visto il solito andamento in calo nel weekend. Il numero di casi dall’inizio dell’emergenza sanitaria è così salito a 343.267, mentre le persone positive e isolate a domicilio sono 29.514. La situazione negli ospedali vede invece 1.400 persone ricoverate. Di queste, 1.243 (+27 da ieri) si trovano in area non critica, e altre 157 (+4) in terapia intensiva. Si avvicina alla soglia delle 10 mila il bilancio delle vittime: +12 nelle ultime 24 ore, per un totale di 9.980.


«La situazione è di preoccupazione. Abbiamo tre province con una curva di crescita visibile: Padova, Treviso e Verona. E questo si ripercuote sul dato regionale», ha commentato il presidente del Veneto, Luca Zaia, in conferenza stampa. «Non possiamo abbassare la guardia – ha aggiunto – e con i direttori generali abbiamo deciso di uscire con un nuovo piano di sanità pubblica per la gestione ospedaliera. Abbiamo il vantaggio di avere un’infezione quasi anticiclica, adesso con un timido incremento. Si può risolvere, ma abbiamo l’obbligo di pensare ai Covid hospital, qualora sia necessario ridurre le attività ospedaliere per team di cura nei reparti di malattie infettive, nelle pneumologie e nelle terapie intensive».


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