Anche il Veneto in zona arancione. Zaia: «Il virus guarda ai giovani. Abbiamo fatto bene a chiudere le scuole»

Sono 24 le nuove vittime e 153 le persone in terapia intensiva. Il governatore: «È inutile piangere davanti alle tragedie, meglio prevenire»

L’andamento dell’epidemia da Coronavirus peggiora anche in Veneto, dove nelle ultime 24 ore sono stati rilevati 1.505 nuovi contagi, per un totale di 339.742 casi dall’inizio dell’emergenza. A fronte di 43.750 tamponi analizzati nell’ultima giornata, il tasso di positività è del 3,44%. I ricoveri totali sono invece 1.359, di questi 1.206 si trovano in area non critica (+4), e 153 in terapia intensiva (-3). I decessi delle ultime 24 ore sono invece 24, per un totale di 9.936 vittime dall’inizio dell’emergenza. «Siamo zona arancione, me l’ha confermato il ministro e posso dirlo», ha dichiarato il presidente del Veneto, Luca Zaia, durante la consueta conferenza stampa quotidiana.


Il dato che «ci “spara” in arancione – ha aggiunto – è l’esempio della velocità del virus». «Siamo stati attaccati sulle scuole, ma sta succedendo quel che avevamo detto: le scuole vengono chiuse», ha detto Zaia. «La preoccupazione mia e dello staff – ha aggiunto – è che questo virus guarda i giovani. È inutile piangere davanti alle tragedie, meglio prevenire. Eravamo chiamati zotici per voler chiudere le scuole, ma siamo davanti a un fatto sanitario doppiamente grave».


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