Breve storia di Adienne, l’azienda lombarda che produrrà il vaccino russo Sputnik V

Nata nel 2004, ha sede legale in Svizzera. E’ specializzata nella produzione di farmaci contro le malattie rare

All’interno di questa grande “L” di cemento, sfiorata dall’autostrada A4 nel comune di Caponago, Monza, tra qualche mese saranno preparate le dosi del vaccino russo Sputnik V contro il Coronavirus. L’azienda che ha stretto per prima, in Europa, un accordo con il Fondo statale russo per la produzione del vaccino si chiama Adienne, nome elaborato prendendo iniziali del suo presidente e fondatore, Antonio Di Naro. Si tratta di una fabbrica all’avanguardia nella ricerca e nella realizzazione di farmaci biologici, che ha costruito la sua nomea nel campo dei medicinali per contrastare tumori e malattie rare. Per quanto riguarda la produzione del vaccino russo, Di Naro ha precisato ai microfoni di Rainews 24 che l’azienda farmaceutica Adienne «non ha stabilito né tempi né dosi da produrre. Siamo in fase di trasferimento tecnologico – ha aggiunto -, ma non abbiamo ancora definito tempistiche e dosi di produzione».


Ricerche e medicinali prodotti da Adienne

Il team di ricerca e sviluppo di Adienne si dedica principalmente a tre aree di sperimentazione: farmaci per le malattie autoimmuni, le cosiddette Gvhd, malattie del trapianto contro l’ospite, e il trapianto di cellule staminali emopoietiche. Tra i prodotti commercializzati dall’azienda, si trova il Phelinun, medicinale citotossico per il trattamento di diversi tipi di cancro – mielomi, linfomi e carcinomi -, e la Tepadina – venduto da Adienne in 42 Paesi -, un agente alchilante utilizzato prima del trapianto di cellule staminali ematopoietiche. Oltre ai medicinali, l’azienda di Di Naro brevetta e produce dispositivi per garantire l’incolumità degli operatori sanitari quando maneggiano farmaci liofilizzati tossici.


Chi è il fondatore

Di Naro, dopo la maturità, si è specializzato in studi universitari di primissimo livello. Prima la laurea in Chimica e tecnologie farmaceutiche all’Università di Milano, poi il PhD in Farmacologia e l’MBA alla Bocconi e, infine, due anni di studio all’Istituto Mario Negri di Bergamo. A 27 anni, dopo una breve esperienza nell’azienda Janssen di Roma, diventa direttore generale della Pasteur Merieux Italia. Ricopre incarichi di prestigi nei board di multinazionali farmaceutiche come SangStat e Genzyme fino a quando, nel 2003, rassegna le dimissioni per dedicarsi al suo sogno: creare una società farmaceutica che si dedicasse alle cure per quelle malattie rare, trascurate spesso dai grandi colossi del mercato.

La sede legale in Svizzera

Benché la sede legale si trovi in Svizzera, precisamente a Lugano, Adienne è un’azienda di fatto italiana per la storia del suo presidente, Di Naro, e per aver mantenuto in Brianza il centro di produzione più grande del gruppo. Nata nel 2004 a Bergamo, Adienne è stata premiata dalla Camera di commercio bergamasca nel 2011 con il premio per “Innovazione tecnologica”, consegnato a Di Naro perché il lavoro dell’azienda sull’anticorpo umano Anti-C5. Una ricerca di grande interesse per la lotta ad alcune malattie rare gravi come la sindrome emolitica uremica e la glomerulo nefrite mieloproliferativa.

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