Il governo porterà fino a giugno il blocco dei licenziamenti per quei lavoratori che dispongono di ammortizzatori sociali ordinari, come la cassa integrazione. Per tutti gli altri il divieto durerà fino a ottobre, consentendo così di varare una riforma degli ammortizzatori sociali. Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha spiegato inoltre che il governo intende allargare la platea del reddito di emergenza, cambiando i requisiti per accedere alla misura. «Purtroppo ci sono nuovi poveri», ha sottolineato ai microfoni di Radio anch’io, «vogliamo allargare un po’ la coperta per coprire le persone che si sono trovate improvvisamente in una situazione di difficoltà».
Intanto il decreto Sostegno è atteso per giovedì o venerdì. Sul piatto le misure per imprese e lavoratori, ma anche quelle dedicate alle famiglie e ai congedi parentali, allo smart working e al bonus baby sitting. Il provvedimento conterrà anche le risorse per dare impulso alla campagna vaccinale. Ora l’orientamento è di finanziare con 5 miliardi acquisto, distribuzione e produzione di fiale in Italia. Un ulteriore capitolo riguarda il Fisco, con il rinvio della scadenza delle cartelle e l’ipotesi di cancellare quelle sotto i 5 mila euro contestate tra il 2000 e il 2015. Per il decreto il governo userà i 32 miliardi di extra-deficit autorizzati dal parlamento.
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