Usa, dubbi sull’efficacia di AstraZeneca: «Dati obsoleti». La società: «Numeri aggiornati entro 48 ore»

Il National Institute of Allergy and Infectious Diseases: il colosso anglo-svedese «riveda il prima possibile i dati di efficacia e garantisca che siano più accurati e aggiornati oltre che pubblici»

Un’indagine sul vaccino AstraZeneca condotta da una commissione indipendente di monitoraggio, formata da funzionari statunitensi che lavorano al fianco del colosso farmaceutico, ha rivelato che le informazioni rilasciate dalla società anglo-svedese potrebbero essere «obsolete». L’azienda avrebbe fornito dati «incompleti» sullo studio del farmaco contro il Coronavirus circa «la sua efficacia». Non sulla sua sicurezza, dunque. La notizia è stata poi diffusa dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid), e arriva il giorno dopo che AstraZeneca ha rilasciato dati provvisori da studi su larga scala negli Stati Uniti secondo cui il vaccino anti Covid-19 è efficace al 79% nella prevenzione delle malattie sintomatiche.


Il Niaid ha affermato che il comitato di monitoraggio «ha espresso preoccupazione che AstraZeneca possa aver incluso informazioni obsolete da quel processo». L’agenzia ha chiesto di esortare AstraZeneca «a rivedere il prima possibile i dati di efficacia e garantire che siano più accurati e aggiornati oltre che pubblici». Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, AstraZeneca è stata contattata, ma non ha voluto rilasciare dichiarazioni.


La risposta dell’azienda: «Dati aggiornati entro 48 ore»

In risposta ai dubbi sorti, AstraZeneca ha annunciato che «entro 48 ore» fornirà agli Stati Uniti altri dati. In un comunicato, la società farmaceutica ha spiegato di aver utilizzato dati risalenti a un periodo antecedente il 17 febbraio e di voler mettersi in contatto «immediatamente» per fornire al Data and Safety Monitoring Board «informazioni più aggiornate possibile».

Fauci: «Dati fuorvianti, ma vaccino probabilmente ottimo»

Il prodotto di AstraZeneca è «probabilmente molto buono», ma i dati inviati dalla società «sono fuorvianti», ha dichiarato a margine della vicenda l’immunologo Anthony Fauci, il principale consigliere della Casa Bianca sulla pandemia. Parlando ad Abc News, ha sostenuto che, nonostante i dati siano un po’ vecchi, «è probabilmente un ottimo vaccino».

Produzione AstraZeneca, la direttrice Ue della direzione Salute: «Una vergogna»

Per Sandra Gallina, direttrice generale della direzione Salute della Commissione europea, la produzione del farmaco AstraZeneca per rifornire i Paesi d’Europa si sta dimostrando «una vergogna». Stanno producendo «solo in uno stabilimento su cinque» previsti dal contratto con l’Ue, ha detto Gallina nel corso di un’audizione in commissione Bilancio del Parlamento europeo. La direttrice si è scagliata contro l’azienda anglo-svedese, affermando che «ci ha creato un problema reputazionale» a livello europeo.

I problemi per la campagna vaccinale europea «ci sono con un solo contratto, quello con AstraZeneca, il vaccino più economico e quello con le forniture maggiori previste per il primo semestre. Ne abbiamo parlato con gli Stati membri e intendiamo agire perché questa questione non può essere disattesa» ha detto Gallina parlando agli eurodeputati. E ha poi aggiunto: «Pfizer e Moderna stanno rispettando le consegne, con AstraZeneca abbiamo seri problemi e non abbiamo ricevuto neanche un quarto delle dosi stabilite via contratto, una situazione che ha creato un danno di reputazione per tutti, Commissione e Stati membri».

Immagine di copertina: EPA/LUONG THAI LINH

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