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Incontro Conte-Letta: «Si apre un cantiere e ci sarà dialogo». L’avvocato: «Pd interlocutore privilegiato per il nuovo M5s» – Il video

24 Marzo 2021 - 18:36 Luca Covino
L'ex presidente del Consiglio dopo l'incontro col segretario dem: «Siamo preoccupati per il futuro rispetto alle difficoltà economiche e sociali che ci sono»

L’incontro tra Giuseppe Conte ed Enrico Letta si chiude con una prospettiva di «dialogo per trovare soluzioni comuni». A dirlo è lo stesso ex-presidente del Consiglio dopo il colloquio avuto con il segretario del Partito Democratico. Emergenza vaccini, crisi economica, Europa: questi i temi affrontati dai due ex-premier. «È stato un incontro molto cordiale ed è stato molto utile», ha detto Conte ai giornalisti. «Si apre un cantiere dove prevarrà un dialogo costante per trovare soluzioni comuni per il Paese. Abbiamo parlato anche delle urgenze attuali, dall’emergenza Covid al piano vaccinale, fino alla necessità di intervento per famiglie e imprese. Siamo molto preoccupati per la prospettiva futura rispetto alle difficoltà economiche e sociali che ci sono. Sarà importante completare il Recovery Plan. Abbiamo parlato della prospettiva europea», ha aggiunto Conte, «si apre un capitolo importante con la conferenza sul futuro dell’Europa e anche lì continueremo ad aggiornarci per poter rafforzare il contributo dell’Italia per rendere la casa europea ancora più confortevole».

Letta: «Un primo faccia a faccia molto positivo»

Parole positive anche da parte di Letta, che in un tweet si è detto soddisfatto delle prove di dialogo con Conte. «Un primo faccia a faccia molto positivo tra due ex che si sono entrambi buttati, quasi in contemporanea, in una nuova affascinante avventura», ha scritto il segretario dem. Conte ha poi parlato della crisi interna al M5s, dicendosi fiducioso rispetto al piano di rilancio del partito, per la definizione dei ruoli di leadership e per il ruolo della piattaforma Rousseau. «Stiamo lavorando ancora a un progetto per rilanciare il Movimento in tutti suoi aspetti. Rousseau è una piattaforma che è stata fin qui utilizzata e non c’è motivo per cui si decida oggi di non utilizzarla più. Ci sono da chiarire i ruoli, le rispettive pretese e spero», conclude, «che si possa comporre amichevolmente questa questione».

Video: Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev

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