Scriveva «Non mi fido del vaccino». Ora è ricoverato per Covid. La storia del docente di infermieristica di Firenze

Il docente di Infermieristica all’Università di Firenze sosteneva che la sperimentazione del farmaco fosse stata troppo breve per garantire l’assenza di effetti indesiderati

Quando prese il via la campagna vaccinale anti Covid lo scorso dicembre, Filippo Festini, professore associato di Infermieristica all’Università di Firenze, si era schierato contro il vaccino Pfizer, sostenendo che non fosse sicuro, scatenando polemiche tra i colleghi dell’Ateneo. Ma a distanza di 4 mesi, il professor Sestini, 56 anni, si trova ora ricoverato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione al Careggi di Firenze per aver contratto il Coronavirus, come riportato dal quotidiano La Nazione


«Io non mi vaccinerò per due motivi» aveva scritto il professor Festini a dicembre. «Avendo insegnato metodologia della ricerca, so che 7 mesi per sperimentare un qualsiasi medicamento non sono sufficienti a garantire che esso non abbia effetti avversi o indesiderati nel medio e lungo termine. Inoltre nell’inverno 1995-96 ho fatto il vaccino antinfluenzale e dopo poco ho cominciato ad avere episodi di vertigini improvvise fortissime con nausea e vomito, durate per oltre sei mesi. Ad almeno quattro altri operatori sanitari nel mio ospedale è successa la stessa cosa. Da allora non ho più fatto vaccinazioni contro virus influenzali (e, per inciso, non ho mai preso l’influenza). Non voglio rischiare che si ripeta». 


In un’altra occasione, il professore di Infermieristica dell’Università fiorentina metteva in dubbio l’efficacia del prodotto: «il vaccino che vi state per somministrare secondo il produttore riduce il rischio di contrarre il Covid dello 0,87%, cioè di meno dell’1% – scriveva Festini – quindi dobbiamo chiederci se i costi enormi dell’acquisto e della somministrazione di questo farmaco siano giustificabili a fronte di una riduzione del rischio di infezione così piccola».

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