Vaccini, ora anche i biologi potranno somministrare le dosi nei laboratori di analisi

Firmato l’accordo tra ministero della Salute, Regioni e Ordine nazionale. Come i farmacisti, dovranno prima partecipare a un breve corso di formazione organizzato dall’Iss

Dopo i farmacisti, anche i biologi potranno somministrare i vaccini contro il Coronavirus. L’intesa è stata firmata oggi dopo un incontro tra l’Ordine nazionale dei Biologi, il ministero della Salute e la Conferenza delle Regioni. L’accordo, sul modello di quello siglato con le farmacie, prevede che i biologi potranno inoculare le dosi nei laboratori di analisi, dovranno solo partecipare a un corso di formazione specifico, organizzato dall’Istituto superiore di sanità. Per raccogliere i dati di anamnesi sarà necessaria comunque la presenza di un medico.


Il presidente dell’Ordine nazionale dei biologi, Vincenzo D’Anna, ha commentato: «I biologi che per statuto e vocazione sono al servizio della vita, potranno contribuire ulteriormente alla tutela della salute dei cittadini e proseguire la battaglia contro il Covid-19 intrapresa lo scorso anno». D’Anna ha quindi voluto ringraziare «tutte le istituzioni politiche e burocratiche del nostro Paese che hanno collaborato alla realizzazione di questo protocollo».


La partecipazione dei biologi alla campagna vaccinale sarà su base volontaria e l’adesione dei singoli dovrà essere comunicata tramite un modulo che sarà reso disponibile in tempi brevi sul sito web dell’Ordine, nell’area riservata My Onb, assieme al documento integrale del protocollo d’intesa sottoscritto e ai dettagli sul corso di formazione obbligatoria da seguire. Lunedì 19 aprile, alle 18.30, sui canali social e sulla piattaforma YouTube dell’Ordine, il presidente D’Anna terrà una diretta per fornire chiarimenti e rispondere alle domande.

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