I numeri in chiaro, Sebastiani (Cnr): «La diminuzione della circolazione del virus è in frenata. Sui vaccini le previsioni sono sbagliate» – Il video

Per quanto riguarda le curve delle terapie intensive e dei dicessi, in entrambi i casi abbiamo ormai «raggiunto il picco»

In Italia sono 12.074 i nuovi contagi da Coronavirus conteggiati nelle ultime 24 ore. Dall’inizio della pandemia, i contagiati sono 3.891.063, secondo l’ultimo bollettino del ministero della Salute e della Protezione civile. Le vittime, invece, sono 390 contro le 316 di ieri e le 251 del giorno prima. Sono 23.255 i ricoverati con sintomi negli ospedali. Nelle terapie intensive si trovano ancora 3.151 persone; gli ingressi in rianimazione oggi sono 182, ieri 141, il giorno prima 163. 


I dati dell’epidemia

Come spiega il matematico del Cnr Giovanni Sebastiani a Open, a livello epidemiologico «si conferma la situazione di qualche giorno fa. Per quanto riguarda la circolazione del virus, la curva scende da metà marzo ma nell’ultima settimana sta flettendo. In passato, il fatto che le curve frenassero erano il preludio a una stasi e poi a un aumento del contagio: ritengo sia dovuto alla ripresa della scuola in presenza. Per quanto riguarda, poi, la curva delle terapie intensive, «a Pasqua abbiamo avuto il picco e ora scende. Anche per i decessi il picco è stato raggiunto, e ora la curva è in discesa, anche se i valori sono sempre alti».


L’andamento della campagna vaccinale

Sul tema della campagna vaccinale, spiega Sebastiani, «va detto che la grande accelerazione prospettata non c’è stata. La settimana scorsa viaggiavamo con un valore medio di circa 300mila somministrazioni al giorno, in aumento rispetto alla settimana prima. Mediamente fino all’altra settimana, poi, avevamo un incremento da una settimana all’alltra di somministrazioni giornaliere che si aggirava intorno alle 20-21mila unità, ora stiamo intorno alle 23mila. Oggi è il 20 aprile, la previsione di raggiungere 500mila somministrazioni entro fine mese non si avvererà, mentre invece ci fermeremo alle 350mila al massimo».

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