In Evidenza IsraeleTrasporti pubbliciFedez
ATTUALITÀCoronavirusGimbeNino CartabellottaRiapertureSanità

Covid, Cartabellotta sicuro: «A metà maggio la curva dei contagi tornerà a salire. Impossibile riprendere il tracciamento»

29 Aprile 2021 - 16:49 Maria Pia Mazza
Il presidente della Fondazione Gimbe: «Ci sono ancora dieci Regioni che presentano dati di saturazione ospedaliera al di sopra della soglia critica»

Con le zone gialle rafforzate e le riaperture torneranno a salire i nuovi casi di Coronavirus in Italia. Quando accadrà? Secondo le previsioni di Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, questo rialzo sarà visibile «dopo la prima metà di maggio». «Difatti – dice l’esperto a Tagadà su La7 – credo che il Governo abbia prefissato una sorta di “tagliando” delle misure più o meno intorno a quel periodo, proprio per valutare la situazione in quel momento potenzialmente critico». Tre i fattori da cui dipenderà la crescita della curva: «il comportamento delle persone, l’andamento della campagna vaccinale e da fattori imprevedibili, come le varianti».

Cartabellotta: «I dati scenderanno ancora per due settimane, poi torneranno a salire»

Del resto la situazione attuale che vede la maggior parte delle regioni italiane nella fascia di rischio medio-bassa è legata al fatto che da «oltre tre settimane consecutive vediamo scendere i nuovi casi settimanali. In questo momento siamo in un momento di discesa, e lo saremo nelle prossime due settimane». «Ma questa discesa da un lato è graduale e dall’altro è lenta – osserva ancora Cartabellotta – perché abbiamo una riduzione dei casi del 6-7% dei casi settimanali. Ovviamente scendendo i casi sta scendendo anche il numero dei pazienti ospedalizzati in terapia intensiva, ma ci sono ancora dieci Regioni che presentano dati di saturazione ospedaliera al di sopra della soglia critica», ha aggiunto.

Cartabellotta: «Impossibile riprendere il tracciamento con oltre 450mila persone positive»

Il vero problema, a detta del presidente di Gimbe, è che ora come ora «abbiamo oltre 450mila persone attualmente positive». Questo significa che «la possibilità di scendere a numeri che ci permettono di riprendere il tracciamento è sostanzialmente impossibile», non essendo più in vigore misure più stringenti come quelle della zona arancione o rossa. «Inoltre – aggiunge Cartabellotta – non avendo un’adeguata copertura di popolazione vaccinata, è evidente che nel momento in cui l’Italia tornerà tutta gialla ci sarà un rialzo della curva». Quali saranno i primi campanelli d’allarme? Secondo il presidente di Gimbe «il primo dato a risalire sarà quello dell’indice Rt, poi l’incremento percentuale dei casi, e poi l’aumento delle persone ospedalizzate». 

Foto in copertina: ANSA / LUIGI MISTRULLI

Leggi anche: