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I numeri in chiaro, Pregliasco: «Il coprifuoco va mantenuto e rispettato. I ristoranti aperti rappresentano un rischio» – Il video

01 Maggio 2021 - 20:37 Fabio Giuffrida
Il direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi sui dati di oggi: «Il calo dei nuovi contagi c'è, ma procede lentamente. Dobbiamo essere cauti»

«Oggi abbiamo meno casi di Covid rispetto a ieri, un calo che di fatto prosegue lentamente. Per questo motivo dobbiamo essere cauti. Nelle ultime 24 ore, infatti, sono 226 le vittime, valori ancora pesanti che ci dicono che bisogna tenere alta l’attenzione». A parlare a Open è il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’istituto Galeazzi di Milano commentando i dati di oggi 1 maggio. L’ultimo bollettino della Protezione civile parla di 226 decessi, quasi 13 mila contagi (meno di ieri): si registra anche un consistente calo di attualmente positivi e persone in isolamento domiciliare. In aumento, invece, il numero dei tamponi effettuati in 24 ore. «I ricoveri e le terapie intensive sono in calo – dice Pregliasco – e questo significa che si sta riducendo la pressione sul servizio sanitario nazionale. Il problema, purtroppo, è che nelle regioni gialle non si rispetta il coprifuoco alle 22, come avete documentato ieri a Milano, proprio nelle zone della movida».

Perché il coprifuoco è importante

Impossibile non parlare di coprifuoco. Di quel limite orario, fissato alle 22, che in molti non stanno rispettando, come documentato ieri sera dalle telecamere di Open. Dopo quell’orario, spesso, si continua a stare in giro, a mangiare, bere, fumare e divertirsi. «Non c’è una scientificità assoluta ma molti articoli, come quello dell’Università di Oxford, ci dicono che il coprifuoco riduce del 13 per cento l’indice Rt limitando, in modo forzato, i contatti», spiega Pregliasco. Allora il coprifuoco è davvero utile? «Certo, aiuta, riduce la mobilità e secondo me va mantenuto ancora per un po’», precisa il virologo. «Nel momento il cui si aprono i rubinetti dei contatti, il virus fa il suo sporco mestiere», aggiunge. A preoccupare sono soprattutto i bar e i ristoranti dove la mascherina viene inevitabilmente tolta per mangiare: «La ristorazione è senza dubbio un rischio», conclude Pregliasco.

Foto in copertina di Vincenzo Monaco per OPEN | Video di Fabio Giuffrida

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