Si muore ancora a largo della Libia: 50 morti dopo un naufragio. Riprendono gli sbarchi: a Vieste arrivano in 35, 12 sono bambini

La scorsa notte, invece, la Guardia di finanza ha messo in salvo 35 afghani che navigavano su una barca a vela battente bandiere bulgara

Un naufragio al largo delle coste libiche è costato la vita a 50 migranti, fra cui alcuni egiziani. La Mezzaluna Rossa Libica, che ha diffuso la notizia, parla di un’imbarcazione naufragata davanti alla costa della città libica di al Zawiya. Poco prima l’Oim, l’agenzia dell’Onu per le migrazioni, aveva riferito di almeno 11 persone decedute dopo che il gommone su cui viaggiavano era affondato. A bordo di quest’ultimo vi erano in tutto 24 migranti. Tutti diretti in Europa. La Guardia Costiera libica ne ha salvati 12.


Vieste, soccorso a 35 migranti

Un altro soccorso, andato a buon fine, è stato effettuato la scorsa notte, su territorio italiano. I militari della Guardia di finanza hanno intercettato nelle acque a dieci miglia al largo di Vieste, in provincia di Foggia, una barca a vela battente bandiera bulgara con a bordo 35 migranti. Di questi, anche 9 donne e 12 bambini, tutti afghani. Sono stati tutti portati in salvo e ora sono ospitati in alcune strutture del porto della città. Sull’imbarcazione, già intercettata nelle acque di Vieste a settembre 2020, c’erano due presunti scafisti, entrambi ucraini, di 35 e 41 anni: le posizioni di entrambi sono al vaglio degli investigatori.


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