Coronavirus, l’Università di Washington: «Negli Usa 900 mila morti, non 581 mila». Fauci: «Indubbio, dato sottostimato». L’Oms apre al vaccino cinese

Nel Regno Unito numeri sotto controllo: 1.770 nuovi casi e 2 decessi nell’ultima rilevazione. Il presidente della Bolivia ha criticato la politica di accaparramento dei vaccini dei Paesi ricchi

I contagi da Coronavirus in tutto il mondo sono arrivati a quota 156.077.747, mentre le vittime dichiarate legate al Covid sono 3.256.034 dall’inizio della pandemia. I Paesi più colpiti dall’infezione sono gli Usa, l’India e il Brasile. In quarta posizione – primo Paese europeo ad aver registrato il peggior bilancio in termini di casi e decessi – c’è la Francia con 5.728.090 casi totali e 105.850 morti. L’Italia è all’ottavo posto, con più vittime della Francia (122.694) ma con meno casi totali: 4.102.921.


USA

EPA/ETIENNE LAURENT

Calo di richieste di vaccini: media giornaliera sotto i 2 milioni dopo il picco di marzo

Negli Stati Uniti si registra una diminuizione delle richieste di vaccini anti-Covid da parte dei cittadini. Sono diversi gli Stati che hanno cominciato a ridurre le forniture dei farmaci rispetto al ritmo con cui ricevevano i preparati anti-Covid dal governo federale fino a poco tempo fa. Il calo è stato registrato in tutto il Paese, dove il numero medio di dosi somministrate ogni giorno è sceso sotto la soglia dei due milioni per la prima volta in assoluto dall’inizio di marzo. A fare i conti sull’andamento della campagna vaccinale negli States è il New York Times. A questo punto, tra le sfide più complicate con cui dovrà misurarsi il presidente Joe Biden c’è quella di convincere gli scettici con una campagna di comunicazione efficace e dunque di raggiungere le aree più remote degli Usa.


Fauci: «Non c’è dubbio, abbiamo sottostimato il numero delle vittime»

EPA/Leigh Vogel / POOL

L’immunologo di fama mondiale Anthony Fauci ne è certo: gli Stati Uniti hanno «indubbiamente» sottostimato il numero delle vittime legate al Covid-19. secondo. Stando ai report ufficiali del governo americano, le vittime dichiarate che si contano negli Usa da inizio epidemia sono oltre 581 mila a causa del virus, e dunque si parla del peggiore bilancio in tutto il mondo. Ma secondo quanto riporta uno studio dell’Università di Washington, il numero effettivo dei decessi sarebbe decisamente più alto: oltre 900 mila. Fauci, che è consigliere medico della task force della Casa Bianca contro la pandemia, è consapevole che una larga quota di morti legati al virus è sfuggita al conteggio: «È un po’ più di quello che avrei pensato ma credo che non ci siano dubbi che stiamo sottostimando e che abbiamo sottostimato il numero dei decessi».

OMS

EPA/CHAMILA KARUNARATHNE

Dall’Oms arriva l’autorizzazione all’uso di emergenza per il vaccino cinese: «Aumenterà le forniture globali»

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato a Ginevra la decisione di autorizzare per l’uso d’emergenza il preparato contro il Covid-19 prodotto dal Beijing Bio-Institute of Biological Products Co. Ltd., una filiale del China National Biotec Group. Galea, rappresentante dell’Oms in Cina, ha dichiarato: «Non vediamo l’ora di assistere a un tale riconoscimento per più vaccini prodotti in Cina in futuro e non solo per il Covid-19». E poi ha aggiunto che la decisione dell’Oms rappresenta una nuova, inedita, fase rispetto al ruolo del Paese orientale nella fornitura di beni pubblici globali nel campo della sanità. Un evento che accrescerà le capacità di ricerca, sviluppo e produzione della Cina, così come il suo contributo alla salute globale.

L’atteso inserimento del vaccino nell’Emergency use listing dell’Oms testimonia sia in Cina che fuori la qualità del preparato anti-Covid, della sua formulazione con riguardo alla sua sicurezza per l’uso e al fatto che soddisfi i requisiti di efficacia dell’Organizzazione mondiale della sanità che lo renderanno estremamente utile nella lotta contro la pandemia globale, ha sottolineato Galea. «Il raggiungimento di questa pietra miliare – ha concluso – dovrebbe incoraggiare un contributo ancora maggiore da parte della Cina alla fornitura globale e all’equità per quanto riguarda i vaccini».

REGNO UNITO

EPA/ANDY RAIN | The National Covid Memorial Wall a Londra

Nell’ultima rilevazione: 1.770 nuovi contagi e 2 vittime

Le autorità sanitarie del Regno Unito hanno segnalato 1.770 nuovi casi di Coronavirus e 2 morti nelle ultime 24 ore. Il totale delle infezioni dall’inizio della pandemia arriva dunque a quota 4.434.860, mentre il bilancio delle vittime sale a 127.605. Intanto, intervistato da Sky News, il ministro Michael Gove ha detto di aspettarsi per oggi l’annuncio da parte del primo ministro Boris Johnson sull’allentamento delle misure anti-Covid, che dovrebbe iniziare tra una settimana (è previsto per il 17 maggio). «È grazie al successo del programma vaccinale nel Regno Unito e al buon senso dei nostri cittadini che possiamo progressivamente allentare le misure», ha detto Goove, spiegando che questo significherà anche «cambi ad alcune delle regole sui viaggi internazionali».

BOLIVIA

EPA/Martin Alipaz

Il presidente critica l’egoismo dei Paesi ricchi sui vaccini

Aspre critiche arrivano dal presidente della Bolivia Luis Arce rispetto alla politica di accaparramento dei vaccini messa in atto dai Paesi più ricchi del mondo. Arce, che parla ai media dopo i primi sei mesi di presidenza, ha attribuito questo meccanismo al «capitalismo selvaggio». Il capo dello Stato ha evidenziato che, nonostante le grandi difficoltà per ottenere una sufficiente quantità di preparati anti-Covid, il suo governo «ha accelerato la vaccinazione, distribuito gratuitamente test per il Coronavirus, ha importato tutti i vaccini possibili, e ha migliorato la fornitura di materiali per la sicurezza della popolazione». Il presidente si è dunque detto preoccupato per il fatto che «non esista una soluzione strutturale alla pandemia a livello globale» e ha chiesto che «l’accesso ai vaccini sia un diritto umano». I paesi ricchi, ha sostenuto, «hanno accumulato una grande quantità di vaccini, per cui essi sono diventati niente altro che una merce in più nel mondo, a causa del capitalismo selvaggio».

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