Direzione Pd, Letta incalza Draghi: «Dia una nuova missione alla maggioranza di governo»

Il segretario dem: «Non possiamo stare insieme solo per mandare il Pnrr a Bruxelles e per i vaccini». E sul conflitto a Gaza: «Israele si limiti alla legittima difesa»

Invoca una «nuova missione» per la maggioranza di governo il segretario del Pd Enrico Letta, che intervenendo alla direzione nazionale dem ha chiamato in causa direttamente il premier Mario Draghi. «Se falliremo sulla spesa fallirà l’Italia e l’idea di Next Generation Ue», ha premesso infatti il segretario, ponendo l’accento sulla necessità di investire bene le risorse che l’Unione europea ha messo a disposizione del nostro Paese, anche con l’obiettivo di rendere «permanente» questo meccanismo di finanziamento. Ma, ha aggiunto Letta poco dopo, «chiediamo Draghi di dare una nuova missione alla maggioranza, che non può limitarsi a stare insieme per inviare il Pnrr a Bruxelles e per completare la campagna vaccinale, ma deve avere una chiara direzione di marcia su semplificazione e velocità di spesa».


Letta è intervenuto anche sul conflitto in corso tra Israele e Palestina: «Chiediamo a Israele di fermarsi alla legittima difesa e di non andare oltre, l’escalation sarebbe buttare benzina sul fuoco. L’Italia faccia da interprete affinché l’Ue sia protagonista e gli Stati Uniti facciano la loro parte, portando una voce di pace. Noi continuiamo a ritenere che la soluzione di due popoli e due Stati sia l’unica» soluzione possibile.


Il segretario dem è tornato anche su un altro argomento di cui si è molto discusso negli ultimi giorni, il ddl Zan contro l’omofobia. All’interno del partito ci sono senatori che vorrebbero emendare il testo approvato alla Camera, ma per Letta occorre andare avanti senza modifiche, per evitare la necessità di un terzo passaggio a Montecitorio: «Siamo per l’approvazione di quel testo. Crediamo che debba essere approvato e crediamo che ci si debba concentrare sull’importanza del passo avanti fatto, e su quanto sarebbe negativo fare passi indietro con incidenti di percorso al Senato». A quanti hanno manifestato dei dubbi, Letta replica: «Come tutte le leggi, anche questa ha delle imperfezioni. Ma vogliamo che sia approvata perché è il miglior punto di avanzamento e approvarla è una priorità».

Capitolo alleanze con il M5s, in crisi dopo che a Roma i pentastellati hanno deciso di puntare tutto sulla ricandidatura di Virginia Raggi. I toni usati da Letta sono stati, non a caso, più freddi del solito: «Con alcuni alleati di governo pensiamo di poter fare un tratto di strada più lungo. Guardo con interesse all’evoluzione del M5s, nella logica che noi siamo il Pd e abbiamo l’ambizione di guidare il Paese con una coalizione di centrosinistra attorno». Il segretario ha quindi rivolto «un augurio particolare» a Roberto Gualtieri, ex ministro dell’Economia in corsa per il Campidoglio, che «mette al servizio di una grande missione, fondamentale per noi, tutta la sua competenza. E potrà rovesciare la tendenza di questi anni a perdere tutte le opportunità che Roma aveva. Riteniamo che Roma debba avere un sindaco globale».

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