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Perché fare satira sul conflitto israelo-palestinese? Il comico Obeid: «È necessario per aumentare interesse e consapevolezza»

22 Maggio 2021 - 14:10 Felice Florio
Americano di origini palestinesi, ha 37 anni ed è il protagonista di uno sketch diventato virale in questi giorni di forti tensioni: «Grazie alla stand-up comedy rendo accessibili argomenti complicati»

Sammy Obeid è uno stand-up comedian americano. Secondo il New York Times, la sua comicità si caratterizza per «per uno stile zeppo di giochi di parole, abili deviazioni e umorismo etnico che si rifà alle sue radici mediorientali». Obeid, che non ha mai nascosto le sue origini palestinesi, ha caricato sul suo account Twitter, in questi giorni di forti tensioni tra Israele e Gaza, uno sketch – risalente a due anni fa – riguardante il conflitto. In poche ore, quel video è diventato virale, ottenendo quasi un milione di visualizzazioni e superando i 30 mila mi piace.

La popolarità che ha raggiunto il video, nel quale si ironizza sulla geopolitica di Betlemme, sugli stereotipi fisionomici degli arabi e sui coloni israeliani in Cisgiordania, ha sorpreso lo stesso Obeid. In un articolo pubblicato sulla rivista Vulture, lo stand-up comedian spiega: «L’esperienza di questo estratto che diventa virale mi ha ricordato perché faccio battute sull’argomento e perché continuerò a farle. Ogni volta che pubblico un video sul conflitto, ricevo un messaggio del tipo: “Non ne sapevo nulla, mi hai fatto venire voglia di informarmi di più”», scrive Obeid.

Ma non è questo il vero obiettivo del comico. «Il conflitto israelo-palestinese è complicato? Assolutamente sì perché, se non lo fosse, a quest’ora sarebbe finito. Sono cresciuto sapendo di essere palestinese e che mia nonna aveva perso la sua casa nel 1948, ma per ragioni che non capivo. La risposta che mi davano tutti era: “È complicato”». Obeid rivendica l’utilizzo della satira come strumento per aiutare le persone a digerire argomenti inquietanti e intricati, «quindi è il mezzo perfetto per parlare di Israele e Palestina». Inoltre, dice, aiuta a «diffondere consapevolezza» sul tema.

Sono palestinese e il mio compagno di stanza è ebreo. Litighiamo sempre su dove inizia la sua stanza e dove inizia la mia. Lui paga più affitto, ma io sono lì da più tempo.

Sammy Obeid al Last Comic Standing della Nbc, 2015

Lo scopo della sua stand-up, scrive, è diventato quello di contribuire alla fine del conflitto. «Voglio la pace in Israele e Palestina. Voglio che tutto il “complicato” diventi semplice e sia risolto al meglio delle nostre capacità. Non sto dicendo di essere speciale – aggiunge Obeid -, non importa quello che dice mia madre. Ma so di avere la motivazione, la conoscenza e i numeri comici per rendere questo argomento accessibile alle masse. Devo continuare a trattarlo. E certo – conclude -, una volta che ci sarà la pace in Medio Oriente, tornerò a raccontare barzellette sulla matematica».

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