Quando potremo togliere la mascherina? Locatelli avvicina la data: «Da metà luglio via libera all’aperto»

Da luglio potrebbe essere eliminato l’obbligo della mascherina all’aperto mentre al chiuso solo tra persone vaccinate o non soggette a fragilità

C’è luce in fondo al tunnel. Ne è convinto Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico e presidente del Consiglio superiore di Sanità, che a La Stampa anticipa cosa succederà nei prossimi mesi, nel cuore dell’estate, quando potremo iniziare a togliere le mascherine che, in questo anno e mezzo, ci hanno protetto dal Covid. «Credo che potremo parlarne nella seconda metà di luglio eliminando l’obbligo solo all’aperto o anche al chiuso tra persone vaccinate o non soggette a fragilità», spiega a La Stampa. Mascherine che, tra l’altro, quest’anno hanno frenato l’avanzata dell’influenza, evitando di fare pressione sugli ospedali, messi a dura prova dalla pandemia.


Quando potremo togliere le mascherine

Dello stesso avviso anche l’immunologo Francesco Le Foche secondo cui «ad agosto potrebbe essere una nuova vittoria liberarsi dalle protezioni individuali almeno in alcuni contesti». Il medico, specializzato in Allergologia e Immunologia clinica, sposta la data di due settimane rispetto a Locatelli. Le Foche, intanto, intervistato dal Corriere della Sera, chiede massima prudenza «visto che c’è la prospettiva di mettere da parte per sempre questa pandemia». Insomma, vietato abbassare la guardia.


I no vax stanno diminuendo

Un’altra buona notizia è quella relativa ai no vax. Nonostante le preoccupazioni iniziali, la campagna vaccinale corre spedita, non si registrano particolari intoppi o resistenze e chi era scettico al vaccino pare si sia ricreduto. «I no vax stanno diminuendo, la paura del Covid ha portato tante persone a ricredersi e accettare la somministrazione delle dosi», dice Le Foche. A rincarare la dose Locatelli secondo cui «gli italiani hanno capito che se ne esce solo col vaccino». Adesso, però, dopo aver messo in sicurezza le categorie più esposte o fragili, toccherà ai giovani: «Così ridurremo la circolazione virale nel Paese», dice Locatelli.

La campagna vaccinale corre spedita

Intanto, numeri alla mano, «siamo nell’ordine delle 500mila somministrazioni al giorno, usiamo il 93 per cento delle dosi consegnate, più di 20 milioni di italiani hanno ricevuto la prima dose e più di 10 sono immunizzati con entrambe o con il monodose Johnson&Johnson», prosegue il presidente del Consiglio superiore di sanità. Vaccinarsi in estate? «Credo che tutti possano modulare le proprie ferie in base all’appuntamento fissato per la prima o la seconda dose. Vaccinarsi è importante anche ad agosto», spiega Locatelli che rivendica il “rischio ragionato” delle riaperture graduali.

La necessità di una terza dose di vaccino

Ma non è finita qui: è probabile che nei prossimi mesi coloro che hanno ricevuto la prima dose nella prima fase della campagna vaccinale potrebbero aver bisogno di una nuova inoculazione. «Probabile che avremo bisogno di una terza dose ma è un tema che si porrà non prima di ottobre. La protezione assicurata dai vaccini dura almeno 9-10 mesi», conclude il coordinatore del Comitato tecnico scientifico.

Foto in copertina: ANDREA FASANI/ANSA

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