La SuperLega non si è sciolta. I 12 club fondatori ne fanno ancora parte – Il documento rivelazione di El Confidencial

Il contratto ottenuto dal quotidiano spagnolo mostra come nessuna delle squadre abbia rinunciato alle proprie azioni

Nessuna rinuncia, nessuna uscita, nessun ripensamento. I 12 club fondatori della SuperLega fanno ancora parte a pieno titolo del progetto annunciato lo scorso 17 aprile. Lo rivela il quotidiano spagnolo El Confidencial, che ha ottenuto in esclusiva il contratto firmato dalle squadre europee. Tutte – tranne Real Madrid, Juventus e Barcellona – avevano annunciato, pochi giorni dopo l’annuncio ufficiale e le minacce arrivate dall’Uefa e dalla Fifa di un’esclusione da campionati nazionali ed internazionali, la loro uscita dalla SuperLega. Ma, secondo quanto si legge nel documento, «i fondatori hanno concordato di possedere congiuntamente e in parti uguali una società a responsabilità limitata che possederà e gestirà la SuperLega direttamente e attraverso una serie di affiliate». Nessuno dei 12 club, ha spiegato il quotidiano spagnolo, ha però rinunciato a queste azioni. Tutte le squadre sono quindi a pieno titolo proprietarie del progetto. E l’accordo con gli investitori non è di fatto mai stato sciolto.


Secondo Bloomberg inoltre, come spiegato ad aprile, J&P Morgan, la società americana che ha deciso di finanziare il progetto con un investimento di quattro miliardi, si era assicurata una permanenza vincolante da parte dei club di almeno due anni all’interno della SuperLega. L’uscita dei club sembra quindi essere stata strategica per evitare eventuali sanzioni da parte dell’Uefa. È inoltre di poche ora fa l’annuncio che Uefa e Fifa sono state portate davanti alla Corte di Giustizia dell’Unione europea dopo l’intervento di un tribunale di Madrid. I due massimi organi del calcio internazionali sono stati citati «per una violazione delle regole sulla concorrenza dell’Unione Europea». Se infatti l’Ue dovesse pronunciarsi a favore dei club e ritenere la posizione dell’Uefa e della Fifa dominante, allora le loro minacce cadrebbero nel vuoto e nessuna squadra sarebbe sanzionata. Permettendo di fatto l’inizio della SuperLega.


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