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Le email di Fauci dimostrano che il virus è stato creato in laboratorio? No! Torna la teoria dell’Hiv

03 Giugno 2021 - 07:29 David Puente
Chiunque poteva inviare una email all'indirizzo istituzionale di Fauci scrivendo qualsiasi cosa, come ad esempio la sua creazione di un laboratorio sulla Luna

Circola un PDF di 3.234 pagine contenente la corrispondenza email di Anthony Fauci, il consigliere medico capo prima di Donald Trump e oggi di Joe Biden, ottenuta dal Washington Post e dal sito BuzzFeed attraverso l’accesso civico generalizzato americano noto come Freedom of Information Act (FOIA). Un file enorme che ha attirato l’attenzione dei curiosi che pensano di aver scovato materiale compromettente sulla pandemia Covid19, in particolare a favore della teoria (tutt’oggi non dimostrata) del virus creato in laboratorio.

Per chi ha fretta

  • Chiunque poteva inviare una email all’indirizzo istituzionale di Fauci scrivendo qualsiasi cosa.
  • Ricevere un’email non significa approvarne il contenuto.
  • Alcune email contengono teorie già smentite scientificamente.
  • Alcune email portano dei copia incolla da fatti che non riguardano il virus Sars-Cov-2 della Covid19.
  • Le email dimostrano come la teoria della creazione in laboratorio fosse stata presa in considerazione dall’autore dello studio di Nature a favore dell’origine naturale.

Analisi

Prima di proseguire bisogna comprendere che buona parte delle corrispondenze, citate sui social o da alcuni siti, sono delle email che potevano essere inviate da chiunque all’indirizzo istituzionale di Fauci. Ciò non implica che il consigliere della Casa Bianca ne appoggiasse i contenuti.

Fauci avvisato della fuga dal laboratorio a febbraio 2020?

Partiamo dal post Facebook di Alioscia dove scrive «A Fauci è stato detto nel febbraio 2020 che il virus è stato rilasciato da un laboratorio a Wuhan».

L’email in questione la troviamo a pagina 522 ed venne inviata il 21 febbraio 2020 a Fauci dal Dr. Michael Jacobs, un professore associato di dermatologia di una scuola di medicina, con in copia il virologo Alexander Tarakhovsky della The Rockefeller University:

we have been following the corona virus pandemic closely, and a few days ago became alarmed at the news that the chinese government is sterilizing their paper money from hubei province .

we think that there is a possibility that the virus was released from a lab in wuhan, the biotech area of china. we also th ink that the virus might be complexed with another organism, such as a yeast or fungus, to make it more sticky.

Non risulta corretto sostenere che l’email affermi con certezza che il virus sia stato «rilasciato» da un laboratorio, ma che ci possa essere la possibilità.

Il virus fabbricato e contenente parti dell’Hiv?

Veniamo al post Facebook di Antonella:

Il virus è stato fabbricato in laboratorio ed è un bioweapon. Ciliegina sulla torta contiene HIV. L’ho scritto nei miei post tante volte sin dall’anno scorso. Mi auguro che i miei amici e parenti non facciano il vcx perché danneggia la vostra salute e quella dei vostri figli in maniera permanente. Ieri negli USA hanno rilasciato tutte le email di dr. Fauci. Qui lo screenshot di quella che descrive cosa c’è nel virus fatto in laboratorio. Criminali!!!

L’email, che si trova a pagina 2.286, venne inviata a Fauci da Adam Gaertner l’undici marzo 2020 con oggetto «Coronavirus bioweapon production method» e una frase che ha destato l’attenzione: «This is how the virus was created» («Ecco come è stato creato il virus»).

Adam Gaertner si presenta al pubblico come un virologo, politico e “ricercatore indipendente”. Ciò che risulta curioso è che l’email inviata da Adam a Fauci sia un palese copia incolla di uno studio del 2005 dal titolo «Inhibitors of cathepsin L prevent severe acute respiratory syndrome coronavirus entry»:

Intervirion Fusion. HIV-luc(ACE2) (500 ng of p24) was mixed with 1,000 ng of p24 of HIV-gfp particles incorporating ASLV-A envelope, SARS-CoV S protein, or both envelopes in PBS at 4°C for 30 min to allow binding. Samples were raised to 37°C for 15 min to allow for conformational rearrangements. Virions were adjusted to the desired pH with 0.1 M citric acid. PBS, TPCK-trypsin (final concentration 10 μg/ml), CTSL, cathepsin B (CTSB) (final concentrations 2 μg/ml) or CTSL buffer alone was then added. Recombinant CTSL (R & D Systems) was preactivated by incubation for 15 min at 10 μg/ml in 50 mM Mes, pH 6.0, on ice. Recombinant CTSB (R & D Systems) was preactivated in 25 mM Mes, 5 mM DTT, pH 5.0, for 30 min at 25°C. After a 10-min incubation at 25°C, proteolysis was halted by the addition of 300 μl of DMEM10 containing leupeptin (25 μg/ml) and STI (75 μg/ml). Virions were then incubated at 37°C for 30 min to allow membrane fusion. 100 μl of the virion mixture was added in quadruplicate to HeLa-Tva cells pretreated for 1 h with leupeptin (20 μg/ml). The cells were spin-infected and incubated at 37°C for 5 h.

Adam non scrive altro e non cita nemmeno lo studio dove si parla di un lavoro (spiegato da Ettore Meccia) sul virus della SARS (che come sappiamo ha origine naturale) e non del SARS-CoV-2. L’email, così come il contenuto incollato, non dimostrano affatto che il nuovo coronavirus sia stato creato in laboratorio attraverso l’utilizzo di parti del virus HIV.

Il virus influenzale e l’HIV?

Scrive l’utente Katia in un post Facebook del 2 giugno:

!!F@UCI…costruito in un lab??? 7 marzo 2020 Uhmm… è un virus influenzale costruito in laboratorio con l’aggiunta di qualche componente HIV???

L’email, che troviamo a pagina 2.432, è datata 7 marzo 2020 con oggetto «a question»:

May I suggest a question that you might ask of COVID-19 identified patients? Could you ask them if they had received a current flu shot for this season? Since the COVID-19 corona virus basic construct is a basic flu version with a bio-engineered HIV or other(?) component , is it possible that our flu vaccines might have some degree of protection agains t this new COVID-19 viral construct? I think it is important to ask this question!

L’autore dell’email sostiene che il Sars-Cov-2 sia stato creato da un virus influenzale modificato con quello dell’HIV, una teoria che venne diffusa da uno studio indiano intitolato «Uncanny similarity of unique inserts in the 2019-nCoV spike protein to HIV-1 gp120 and Gag» che non passò la peer review e venne ritirato dagli stessi autori. Un altro studio successivo intitolato «HIV-1 did not contribute to the 2019-nCoV genome», non ritirato e pubblicato il 14 febbraio 2020, smentisce i presunti collegamenti tra il virus dell’HIV e il Sars-Cov-2.

Il post Facebook di Enrico Bucci del 1 febbraio 2020 dove spiegava lo studio poi ritirato dai ricercatori indiani sul Coronavirus e l’Hiv.

Altre teorie simili vennero portate da personaggi come Luc Montagnier, condividendo un documento pubblicato a firma unica da un suo amico, ex ingegnere dell’IBM, pubblicato su una rivista predatoria (per rivista predatoria si intende una pubblicazione che non esegue una revisione dei contenuti, pubblicando qualsiasi articolo anche a pagamento).

L’email di Kristian Andersen

Cercando tra le reazioni degli utenti su Facebook alle email inviate a Fauci, una è stata presa in particolare considerazione – al momento all’estero – quella inviata dall’immunologo Kristian G. Andersen, autore dell‘articolo di Nature a sostegno dell’origine naturale del Sars-Cov-2. Della vicenda se ne erano occupati anche i colleghi di Politifact.

L’email, che troviamo a pagina 3.187, è datata 31 gennaio 2020 con oggetto «Re: FW: Science: Mining coronavirus genomes for clues to the outbreak ‘s origins». All’epoca, Andersen riportava a Fauci le sue perplessità sul virus che lo portavano a supporre che fosse ingegnerizzato, ma allo stesso tempo concludeva che tale ipotesi poteva essere accantonata siccome bisognava esaminarlo più da vicino ed effettuare ulteriori analisi:

The unusual features of the virus make up a really small part of the genome (<0.1%) so one has to look really closely at all the sequences to see that some of the features (potentially) look engineered. We have a good team lined up to look very critically at this, so w e should know much more at the end of the weekend . I should mention that after discussions earlier today, Eddie, Bob, Mike, and myself all find the genome inconsistent wit h expectations from evolutionary theory . But we have to look at this much more closely and th ere are still further analyses to be done, so tho se opinions could still change.

L’immunologo, attraverso il suo account Twitter ufficiale, conferma quanto scritto nell’email e spiega come è andata:

As I have said many times, we seriously considered a lab leak a possibility.

However, significant new data, extensive analyses, and many discussions led to the conclusions in our paper.

What the email shows, is a clear example of the scientific process.

Insomma, l’immunologo Kristian Andersen racconta che all’epoca avevano seriamente considerato l’ipotesi del laboratorio, ma che a seguito di analisi approfondite, e individuando ulteriori «dati significativi», avevano portato lui e i suoi colleghi alle conclusioni dell’articolo pubblicato su Nature il 17 marzo 2020 (tempo dopo l’email). Andersen conclude così il suo tweet: «Ciò che dimostra l’email è il chiaro esempio del processo scientifico».

L’email di Peter Daszak

Tra le email contestate c’è quella scritta dallo zoologo britannico Peter Daszak, uno degli scienziati inviati dall’OMS in missione a Wuhan per raccogliere il maggior numero di dati possibili sull’origine della Covid19: «Il corpo di informazioni che stiamo mettendo insieme è di grande valore e ci sta portando nella giusta direzione», dichiarò Daszak a SkyNews lo scorso 3 febbraio 2021. Il problema sollevato contro lo zoologo riguarda il suo ruolo di Presidente della EcoHealth Alliance, un’organizzazione non governativa finanziata anche dal National Institutes of Health (NIH), oggetto di contestazioni anche nei confronti di Fauci per degli studi presso il laboratorio di Wuhan sui coronavirus. Il tema è stato analizzato dai colleghi fact-checkers del Washington Post: «Il finanziamento di EcoHealth non era legato a degli esperimenti, ma alla raccolta di campioni».

L’email contestata risale al 18 aprile 2020, presente a pagina 1.150, con oggetto «Thank you for your public comments re COVID-19’s origins»:

Tony (cc’ing David so that you might pass th is on to Tony once he has a spare second)

As the Pl of the ROl grant publ icly targeted by Fox News reporters at the President ial press briefing last night, I just wanted to say a persona l thankyou on behalf of our staff and collaborators, for publicly standing up and stat ing that the scientific evidence supports a natural origin for COVID-19 from a bat-tohuman spillover, not a lab release from the Wuhan Institu te of Virology.

[…]

From my perspective, your comments are brave, and coming from your trusted voice, wi ll help dispel the myths being spun around the virus’ origins .

Once this pandemic’s over I look forward th anking you in person and let you know how important your comments are to us all.

Cheers,

Peter

Una email di ringraziamento che non prova alcunché, dove non viene ammessa nessuna manipolazione in laboratorio del virus o di aver coperto qualcosa di scomodo. La data dell’email ci permette di comprendere che all’epoca le varie pubblicazioni a sostegno del virus creato in laboratorio erano prive di fondamento, contenenti addirittura false prove, mentre l’unico documento a sostegno dell’origine naturale era il documento di Andersen pubblicato un mese prima.

Conclusioni

Dalle email non si riscontra una conferma da parte di Fauci a sostegno dell’ipotesi della creazione del virus in laboratorio. Chiunque poteva scrivere una email al suo indirizzo istituzionale con le teorie più assurde, persino quella del virus portato dagli alieni se qualcuno voleva divertirsi (o farlo ridere). L’unica email seria è quella di Andersen, il quale dimostra come l’ipotesi della creazione in laboratorio non venne scartata a propri da quelli che poi furono gli autori della pubblicazione di Nature che ad oggi è l’unica informazione scientifica a sostegno dell’origine naturale del virus. Tuttavia, anche questa non basta siccome manca la “pistola fumante” (l’animale o il virus che abbia permesso il salto di specie all’uomo).

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