Seconda dose anche in vacanza, la lettera di Figliuolo alle Regioni: «Organizzatevi. Ma solo per casi eccezionali»

«Ci organizzeremo e faremo gli opportuni bilanciamenti logistici delle dosi. Le procedure informative sono già limate: le Regioni ora dovranno metterle in pratica», dice il Commissario per l’Emergenza Covid in Italia

Dopo settimane di pressing, alla fine il generare Francesco Paolo Figliuolo ha accolto l’appello delle Regioni. Accontentata dunque la richiesta dei governatori che chiedevano di dare la possibilità ai residenti delle proprie regioni di effettuare il richiamo del vaccino anti-Covid in altre aree italiane, senza doverli obbligare a rientrare dalle vacanze per la seconda dose. «La Conferenza delle Regioni mi ha chiesto la possibilità di essere ancor più flessibile e dare la facoltà di fare anche in casi particolari la seconda dose in vacanza – ha spiegato il Commissario per l’Emergenza Covid in Italia ai microfoni di Radio 24 -. Ho appena firmato la risposta: per la struttura va bene, ci organizzeremo e faremo gli opportuni bilanciamenti logistici delle dosi». Tuttavia, precisa il generale, «dal punto di vista dei flussi informativi le procedure sono già state limate, ora le Regioni le dovranno metterle in pratica». Si tratterà però solo di somministrazioni da effettuarsi in casi «eccezionali».


Figliuolo: «Richiami vaccinali in vacanza solo in casi eccezionali»

Nella lettera inviata dalla struttura commissariale alle Regioni si legge infatti che «laddove per eccezionali motivi dovesse rendersi necessaria la somministrazione della seconda dose a lavoratori o turisti che soggiornano al di fuori della Regione o Provincia Autonoma di residenza per un periodo di permanenza congruo, questa Struttura, qualora informata con adeguato preavviso, è disponibile al riequilibrio delle dosi da distribuire». Cosa significa questo passaggio? La risposta è presto data da un documento approvato la scorsa settimana dopo l’incontro tra il generale Figliuolo e le Regioni. Nel documento si legge: «Per i turisti è utile puntualizzare alcuni aspetti preliminari, fermo restando che la vaccinazione nel luogo presso il quale si trascorrono le vacanze riguarda la sola seconda dose». Essendo la data di prenotazione del vaccino di richiamo flessibile, la struttura commissariale e le regioni convengono sul fatto che non hanno diritto alla seconda dose in vacanza «persone che soggiornano per una breve durata» fuori dalla propria residenza. Insomma, sarà possibile accedere al richiamo in villeggiatura se e solo se i tempi di permanenza saranno lunghi.


Come accedere alla seconda dose di vaccino nei luoghi di vacanza

Chi avrà modo di soggiornare a lungo lontano da casa e avrà necessità di prenotare il richiamo in altra località dovrà garantire di aver annullato l’appuntamento di richiamo già calendarizzato nella propria regione di residenza. Inoltre, per accedere al richiamo in vacanza, si dovrà prenotare il richiamo utilizzando il sistema di prenotazione del luogo dove si trascorreranno le ferie. Infine, le persone che faranno richiesta di ricevere il richiamo in un luogo diverso da quello dove si risiede, dovranno trasferire all’Asl di riferimento il certificato di avvenuta somministrazione della seconda dose, che verrà rilasciato dalla struttura dove verrà inoculata la seconda dose, in ferie.  

Cirio: «Figliuolo si è reso disponibile al riequilibrio delle dosi da distribuire»

Tra i primi a confermare l’arrivo della nuova indicazione da parte della struttura commissariale guidata dal generale Figliuolo, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che ha dichiarato: «È appena arrivata la lettera del generale Figliuolo che autorizza i richiami dei vaccini nelle regioni dove si è in vacanza, come il Piemonte aveva chiesto». «Nella lettera inviata a tutte le Regioni – specifica il presidente del Piemonte – il commissario Figliuolo invita a garantire massima flessibilità alle attività vaccinale e si rende disponibile al riequilibro delle dosi da distribuire».

Foto in copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

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