AstraZeneca, la circolare del ministero: «Per 900 mila persone richiami con Pfizer o Moderna». Johnson & Johnson raccomandato agli over 60

All’indomani della decisione del Comitato tecnico scientifico, ecco le nuove indicazioni sull’utilizzo dei vaccini anti-Covid

All’indomani della decisione del Cts sull’utilizzo di AstraZeneca, arriva la circolare di aggiornamento firmata dal direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza. Nella nota ufficiale si sottolinea che il vaccino anglo-svedese anti-Covid dovrà essere «somministrato solo a persone di età uguale o superiori ai 60 anni». Per quanto riguarda, invece, la popolazione al di sotto di questa soglia di età che hanno ricevuto la prima dose, circa 900 mila persone, «il ciclo deve essere completato con una seconda dose di vaccino a mRna (Pfizer o Moderna), da somministrare a distanza di 8-12 settimana dalla prima dose», riferiscono i vertici sanitari nel documento.


Quanto al vaccino Janssen (Johnson & Johnson), «viene raccomandato, anche alla luce di quanto definito dalla Commissione tecnico scientifica dell’Aifa, per soggetti di età superiore ai 60 anni. Qualora si determinino specifiche situazioni in cui siano evidenti le condizioni di vantaggio della singola somministrazione ed in assenza di altre opzioni, il vaccino Janssen andrebbe preferenzialmente utilizzato, previo parere del Comitato etico territorialmente competente».


Pur tenendo conto delle analogie esistenti tra il vaccino di AstraZeneca e il vaccino Janssen, sia per le piattaforme utilizzate che la tipologia di eventi tromboembolici riportati, «lo stato attuale delle conoscenze (che fanno propendere per un rischio associato all’adenovirus), il numero di poco superiore al milione di dosi somministrate nel Paese e la rarità delle segnalazioni di eventi trombotici rari a oggi disponibili, non permettono di trarre valutazioni conclusive rispetto al rapporto beneficio/rischio relativo al vaccino Janssen», recita la circolare.

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