Euro 2020, Locatelli il migliore, Immobile cecchino, Spinazzola fondamentale – Il Pagellopen di Italia-Svizzera

Una squadra importante supera gli elvetici all’Olimpico. Il giocatore del Sassuolo “Mvp”: l’Italia di Mancini ha detto ancora una volta di essere grande

Con la seconda vittoria nel girone A l’Italia di Roberto Mancini si qualifica matematicamente agli ottavi di finale. Solidità e coerenza: la squadra mette in campo un gioco spumeggiante e attento, con qualche errore di troppo nella fase di costruzione, ma sempre con la capacità di creare pericoli sulle palle inattive e di sfruttare le ripartenze veloci.


Le pagelle degli Azzurri

G. Donnarumma, 7: Un portiere deve sapere intervenire anche una sola volta, se quella unica occasione avversaria rappresenta un potenziale gol. E lui stasera lo ha fatto, dopo i commenti di chi voleva vederlo impegnarsi perché praticamente senza sudore alla fine del match contro la Turchia. Risposta alla chiamata con i piedi su Zumberg valutata più della sufficienza, perché ha fatto ciò che un campione tra i pali deve fare: non far fare gol.


G. Di Lorenzo, 6: Dopo qualche incertezza in chiusura, vince il duello con Rodriguez, ma la sua prestazione è leggermente sottotono. Il subentrato a Florenzi ha voglia di dare quel qualcosa che è richiesto in una squadra di intensità come l’Italia. Qualche sbalzo d’umore forse gli crea troppa tensione, ma è comunque sufficiente.

L. Bonucci, 6,5: Contribuisce con grande intensità a non far imbeccare l’attacco elvetico. In coppia con Acerbi si dimostra perfettamente in grado di prendere i gradi del veterano nella zona arretrata del campo.

G. Chiellini, 6,5 (sost. 24′ F. Acerbi, 6.5): Peccato per l’infortunio arrivato nel primo tempo dopo solo 24 minuti di gioco. Il cambio con Acerbi è una mossa sicura: le doti di marcatura del laziale mettono al sicuro la porta della Nazionale. Sul gol annullato peccato per la scompostezza.

L. Spinazzola, 7: Insieme a Locatelli è la grande conferma di questa Nazionale. Le incursioni sulla fascia sinistra sono la marcia in più per le azioni in velocità della squadra. L’assist per Chiellini nel primo tempo è oro, soprattutto pensando alle sfide del futuro. Con ancora più prontezza può ambire al ruolo di insostituibile nella sua posizione.

N. Barella, 7: Si è visto di meno, apparentemente. Stasera l’interista è impegnato con Jorginho a fare «le cose semplici», come detto dal collega di origini brasiliane. Insieme a lui riesce a dare splendore alle sue doti di copertura e lettura del gioco, mantenendo comunque le capacità offensive quando richiesto nella costruzione del gioco degli Azzurri. È fluidità.

Jorginho, 7: Proprio lui ha parlato in conferenza stampa di «cose che sembrano semplici, ma servono per la squadra». E proprio lui dimostra grande spirito di sacrificio, impegnato in una lotta a centrocampo piuttosto fisica col reparto di omologhi elvetici diretto da Xhaka. Il suo impegno è totale, il livello di sicurezza che mette a disposizione ancora più importante.

M. Locatelli, 8: In una estate di qualche decennio fa le notti italiane erano contraddistinte dalle luci dello Stadio Olimpico. Allora le stelle che piovevano in mezzo al campo si chiamavano Schillaci, Baggio, Baresi. Stasera, invece, la costellazione più brillante si chiama Manuel Locatelli. Il centrocampista del Sassuolo non si conferma: si impone. È il migliore in campo contro la Svizzera perché gioca spesso a un tocco, con visione e capacità di inserimento anche senza palla: la sua doppietta sono i profumi estivi di una di quelle classiche notte magiche. Mvp.

D. Berardi, 6.5: (sost. 69′ R. Toloi, 6): Gioca con precisione e serve l’assist per il primo gol del compagno di club Locatelli. Una promettente carta da giocare per il percorso nel torneo.

L. Insigne, voto 6.5 (sost. 69′ F. Chiesa, s.v.): Parliamoci chiaro: Insigne è uno dei giocatori dotati di maggior tecnica di questa Nazionale. L’Italia ha bisogno di lui. Proprio per questo la sua prestazione, nel pieno della sufficienza, sarebbe stata ancora migliore se contraddistinta da un maggior concretezza nelle situazioni di attacco. Manca una cosa a rendere giustizia al giocatore che è: fare anche cose semplici. Anche i grandi campioni devono puntare sulla sostanza.

C. Immobile, voto 7 -: Un pò come nella prima gara contro la Turchia, anche in questa occasione l’attaccante della Lazio è uscito alla distanza. In una partita giocata creando fastidi alla difesa avversaria, all’11° del primo tempo sbaglia una rete su cross dalla sinistra di Spinazzola. Che il segno meno nel voto sia di stimolo in partite cruciali per il cammino in questo Europeo.

R. Mancini, voto 8: Ha messo in campo una squadra solida e soprattutto con le idee chiare. L’Italia del tecnico di Jesi continua la costruzione del gioco già espressa nell’esordio contro la Turchia: pressione militare nella metà campo avversaria e giocate in velocità. Dimostrazione del match di stasera l’azione del primo gol di Locatelli.

Grafica di copertina: Vincenzo Monaco

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