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Droga, nell’anno del Covid sono state sequestrate oltre 58 tonnellate di sostanze. Record per la cocaina

18 Giugno 2021 - 17:00 Redazione
I dati sono stati diffusi nella nuova Relazione annuale della Direzione centrale per i servizi antidroga del Dipartimento della pubblica sicurezza

Più di un anno di pandemia di Coronavirus non ha sedato il giro di affari del narcotraffico in Italia. Anche se nella prima parte dell’emergenza sanitaria si è notato un rallentamento globale delle transazioni commerciali con un conseguente, inevitabile, calo della domanda, i sequestri di droga rimangono in aumento. Il totale delle sostanze sequestrate sale a 58 tonnellate, cioè il 7,41% in più rispetto alle 54 tonnellate del 2019. E mentre si conferma il calo dei sequestri di cannabis ed eroina, quelli relativi alla cocaina segnano proprio nel 2020 un record assoluto, 13,4 tonnellate, un quantitativo mai raggiunto in precedenza. Il dato è contenuto all’interno della Relazione annuale della Direzione centrale per i servizi antidroga del Dipartimento della pubblica sicurezza. L’anno scorso i sequestri di cocaina sono cresciuti del 62,2%, dopo il +127,8% già registrato nel 2019. I dati relativi ai primi mesi dell’anno in corso sembrano confermare il vertiginoso aumento dei volumi sottratti al mercato illecito. «Bisognerà capire – scrivono gli autori del report – se la crescita esponenziale del fenomeno sia contingente e da ricondurre alle conseguenze della pandemia, che ha provocato una sorta di stop and go, con una ripresa forte e concentrata delle importazioni provenienti dal Sudamerica o se siamo in presenza di una concreta rimodulazione delle direttrici di traffico che interessano il nostro Paese», con un ruolo sempre più centrale delle organizzazioni balcaniche, albanesi e serbo-montenegrine.

I dati

Calano i sequestri di hashish e marijuana (29,6 tonnellate a fronte delle 44,7 tonnellate del 2019). E la cannabis resta lo stupefacente più sequestrato nel Paese. In calo anche eroina, con una riduzione del 17,17% rispetto al 2019. Registrano invece un’impennata mai vista le droghe sintetiche (+13.896%), nonostante la quantità sequestrata nel nostro Paese appare, tutto sommato, ancora contenuta.

Nuove sostanze psicoattive e organizzazioni criminali

Rimane poi da analizzare il fenomeno delle cosiddette nuove sostanze psicoattive: nel 2020 le forze di polizia ne hanno intercettate 91, di cui 33 non ancora “tabellate” (principalmente cannabinoidi, catinoni e oppioidi). Le organizzazioni criminali «hanno dimostrato una straordinaria resilienza e sono state rapide nell’adattare i propri assetti logistici e organizzativi alle nuove dinamiche economiche e sociali determinate dalla crisi, con lo sviluppo di schemi operativi innovativi, sia nella gestione dei grandi traffici, sia nelle attività minute di spaccio». Non stupisce così che nella seconda metà del 2020 si sia registrata una forte ripresa delle importazioni di droga nei luoghi di stoccaggio e, soprattutto, verso i Paesi di destinazione finale.

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