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Variante Delta, Figliuolo: «Ci preoccupa, ma i vaccini proteggono». Speranza: «Torneremo alla vita di prima»

24 Giugno 2021 - 19:21 Redazione
Il commissario e il ministro hanno parlato dello stato attuale dell'epidemia durante la presentazione del libro di Rasi, ex direttore dell'Ema

«La variante Delta del Coronavirus preoccupa, ma abbiamo fiducia nella scienza, i vaccini proteggono». Il Commissario straordinario all’emergenza Covid-19 Francesco Paolo Figliuolo è intervenuto durante la presentazione del saggio scritto da Guido Rasi, l’ex numero uno dell’Agenzia europea del farmaco (Ema), di cui ha scritto la prefazione. «Questo ci deve indurre a continuare ad avere comportamenti corretti», ha insistito Figliuolo. «Le istituzioni in questo devono dare l’esempio: quando sono credibili, i cittadini lo percepiscono e danno meglio di sé». «Pensando alla ripresa dobbiamo avere avere visione del futuro», ha continuato il commissario. «Abbiamo ben congegnato il sistema per l’erogazione dei vaccini: un grande lavoro fatto da Regioni e Province autonome. Tutta l’Italia fa squadra e quando si fa squadra si vince. Questa è l’Italia che rinasce». Nella stessa occasione ha parlato anche il ministro della Salute Roberto Speranza: «Siamo in una situazione diversa rispetto alle settimane precedenti: grazie alla campagna di vaccinazione siamo nelle condizioni di poter gradualmente tornare alle abitudini che avevamo dovuto per forza mettere da parte», ha detto. «Anche se non dobbiamo sottovalutare questo momento, possiamo immaginare con più forza il futuro del nostro servizio sanitario nazionale».

Rasi: «Senza sequenziamento saremo gli ultimi a capire la variante Delta»

Meno ottimistiche le parole di Rasi, che ha detto: «La verità in Italia sulla variante Delta la scopriremo per ultimi perché non sequenziamo». Gli esperti ripetono da tempo che per per fermare la pandemia, e quindi le varianti del virus, bisogna fare i tamponi, tracciare, sequenziare e isolare i focolai. «Dobbiamo cercarla ovunque e isolarla», ha sottolineato il professore. «Bisogna fare quello che non si è fatto lo scorso autunno. Se saremo vaccinati si fermerà la circolazione del virus».

Immagine di copertina: ANSA/GIUSEPPE LAMI

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