Discoteche, il Cts dà il via libera in zona bianca e con Green Pass: «Ma solo all’aperto e al 50%». Giorgetti: «Chiederemo una data certa»

Il Comitato Tecnico Scientifico passa la palla al governo. Il sottosegretario Costa: «Spero in una ripartenza graduale entro i primi di luglio». Giorgetti: «Lunedì chiederemo di fissare una data»

Ingressi contingentati, capienza al 50%, locali all’aperto, in zona bianca e solo con Green pass: questa la ricetta per la riapertura delle discoteche in zona bianca presa dal Comitato Tecnico Scientifico. Il pool di esperti, tuttavia, non ha indicato una data utile per il ritorno all’attività delle sale da ballo: dovrà essere il governo a deciderla. La svolta è arrivata a margine dell’ultimo incontro. Tra le indicazioni che il Cts consegnerà al governo sono incluse le regole per poter accedere ai locali. Si potrà entrare in discoteca solo con il Green Pass, o con certificato di guarigione, di vaccinazione anti Covid o risultato di tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti all’ingresso. Dopo l’ingresso i contatti dei clienti dovranno essere mantenuti per i successivi 14 giorni, in modo da consentire il tracciamento in caso di necessità, come già accaduto la scorsa estate. Gli ingressi totali comunque saranno contingentati.


«All’aperto e al 50%»

«Le attività siano limitate ai contesti che possano garantire lo svolgimento esclusivamente all’aperto», così si legge nel parere del Cts. Quanto all’affollamento, non potrà superare il 50% della capienza massima, incluso il personale dipendente. «L’utenza sia resa consapevole che tali attività sono tra quelle a maggior rischio di assembramento e trasmissione del virus – scrive in una nota il Cts – è pertanto necessario adottare comportamenti responsabili e tali da ridurre il rischio di trasmissione».


Il ministro Giorgetti: «Lunedì chiederemo di fissare una data»

Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha accolto «con soddisfazione» l’indicazione del Cts per la riapertura delle discoteche nelle zone bianche. Una decisione che il Mise, accogliendo le legittime aspettative degli operatori del settore, ha sollecitato e promosso anche con una lettera al Comitato. «Lunedì 28 giugno chiederemo di fissare una data per le aperture», ha detto Giorgetti. A parlare della riapertura delle sale da ballo, in precedenza, era stato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Che ha detto di auspicare un approccio cauto e contraddistinto da una gradualità nella ripartenza del settore. «Mi auguro che le discoteche possano riaprire gradualmente entro i primi 10 giorni di luglio», ha detto ai giornalisti al punto vaccinale del PalaPrometeo di Ancona poche ore prima della decisione del Cts. «Credo che sia giusto dare ai gestori una data certa per la ripartenza, in questo senso la politica si assuma la responsabilità. Sulle discoteche», ha concluso, «non dobbiamo fare l’errore di pensarle solo come luoghi di divertimento, perché sono delle vere e proprie aziende, un comparto che conta 3 mila locali, 100 mila addetti e 2 miliardi di fatturato».

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