La leghista Francesca Donato cita slogan nazisti contro i vaccini. L’Auschwitz memorial: «Declino morale e intellettuale»

«’La vaccinazione rende liberi’. Ricorda qualcosa?», ha scritto su Twitter la deputata no vax. Pronta la replica dell’account ufficiale del Memoriale

«’La vaccinazione rende liberi’. Ricorda qualcosa? Ai più sbadati se serve agevolo traduzione in tedesco…». C’è chi, per ribadire il proprio credo no vax si è spinta fino a citare i lager nazisti: è l’eurodeputata della Lega Francesca Donato, che per mettere in dubbio l’efficacia dei vaccini contro il Coronavirus in un tweet ha tirato in ballo persino Auschwitz, riferendosi al motto nazista che campeggiava sul cancello d’ingresso del campo di sterminio, in tedesco «Arbeit Macht Frei», ovvero «Il lavoro rende liberi». Peccato che il riferimento al campo di sterminio, oltre a essere inappropriato, non abbia alcun senso logico. Tanto che il tweet dell’europarlamentare della Lega ha provocato persino la risposta ufficiale – peraltro in italiano – dell’Auschwitz Memorial Museum dal proprio account Twitter: «La strumentalizzazione di questo simbolo per argomentare contro la vaccinazione che salva la vita umana è un triste sintomo di declino morale e intellettuale».


Dopo la risposta ufficiale al tweet infelice e dopo essere stata oggetto di polemiche, Donato non si è scusata (per il momento). Sul proprio sito ha invece ribadito che la frase «il vaccino rende liberi» le ha ricordato l’ingresso dei deportati ad Auschwitz, e che questo «ai custodi della religione vaccinista, di tipo integralista, ha dato molto fastidio». La leghista ha anche criticato la risposta ufficiale del memoriale sostenendo che un museo non dovrebbe intervenire nel dibattito politico e che invece «dovrebbe più di altri comprendere i rischi e le finalità della propaganda subdola, che promette false libertà in cambio di asservimento». Non è la prima volta che la deputata della Lega si dice apertamente no vax e supporta tesi antiscientifiche: a maggio durante la trasmissione Di Martedì aveva difeso una cura a base di vitamine per combattere il Coronavirus.


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