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Continua il rave abusivo nel Pisano, tra i 6 mila partecipanti identificati in 200: rischiano una denuncia per invasione di terreno privato

05 Luglio 2021 - 15:23 Redazione
L'evento non autorizzato sta andando avanti da sabato notte. Le forze dell'ordine cinturano la zona nel tentativo di bloccare i nuovi arrivi. Gli organizzatori potrebbero essere francesi

Musica techno sparata dalle casse montate su un camion, migliaia di persone che ballano e una festa clandestina che sembra non voler finire. Prosegue dalla notte tra sabato e domenica il rave party non autorizzato in corso nel Pisano, sulle colline della Valdera, a Tavolaia di Santa Maria a Monte. Le migliaia di persone che partecipano sono soprattutto giovanissimi. Fino a questo momento sono circa 200 coloro che sono stati identificati dalle forze dell’ordine e che ora rischiano una denuncia per invasione di terreno privato, sui 6 mila o forse più partecipanti al rave party non autorizzato, con persone provenienti da diversi Paesi d’Europa (oltre all’Italia, Francia, Spagna, Germania e Belgio). L’intera zona è cinturata da polizia e carabinieri, oltre un centinaio gli agenti che monitorano l’area. C’è anche un dispositivo di protezione civile con l’istituzione di tre check point sulle vie d’accesso per bloccare eventuali nuovi arrivi. Il prefetto di Pisa, Giuseppe Castaldo, ha fatto sapere: «Per ora stiamo monitorando la situazione e non si segnalano particolari criticità al di là della musica techno molto alta che è udibile anche a centinaia di metri di distanza. Non abbiamo neppure notizia di criticità sotto il profilo sanitario, anche se sul posto vi sono ambulanze e personale del 118 pronti a intervenire in caso di necessità». La sindaca Ilaria Parrella di Santa Maria a Monte, piccolo centro tra Pontedera ed Empoli, ha dichiarato di ritenere «che l’idea di questo evento sia partito da organizzatori francesi».

Meloni: «Il governo costringe alla chiusura le discoteche»

La leader di FdI Giorgia Meloni approfitta della vicenda per rilanciare il tema dell’apertura delle discoteche, tra le attività che più delle altre hanno subito le ripercussioni della pandemia da Coronavirus. «Assurdo – twitta -. Migliaia di giovani da tutta Europa si assembrano, ballano e fanno festa. Nel frattempo il governo impone la chiusura alle discoteche che pagano tasse, rispettano regole e garantiscono sostentamento a migliaia di lavoratori e famiglie».

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