Haiti, il primo rapporto sull’assalto: Moïse ucciso con 12 colpi, saccheggiati ufficio e camera da letto del presidente

A raccontare i primi dettagli del massacro il magistrato intervenuto per primo sul luogo dell’assalto. «Era disteso sulla schiena, un proiettile in fronte e l’occhio sinistro sfondato»

Sarebbe stato colpito almeno 12 volte il presidente haitiano Jovenel Moïse ucciso nella notte di ieri, 7 luglio, dalle armi del commando che ha attaccato la sua residenza situata sulla collina di Pèlerin. A scriverlo è il quotidiano Le Nouvelliste di Port au Prince rivelando cruenti dettagli sull’attentato che ha sconvolto Haiti. Finora sono stati arrestati i due presunti uomini appartenenti al commando mentre altri quattro sono stati uccisi al momento dell’aggressione. La first lady Martine Moïse, ferita nella sparatoria, rimane tuttora sotto osservazione al Baptist Hospital in condizioni critiche.


Il primo rapporto sull’assassinio del presidente di Haiti

«Abbiamo trovato 12 fori di entrata di proiettili sul cadavere del capo dello Stato», ha dichiarato a Le Nouvelliste di Port au Prince, il giudice di Pétion-Ville, Carl Henry Destin, il primo ad essere intervenuto sul luogo dell’assalto. Dal racconto del magistrato l’ufficio e la camera da letto del Presidente sono stati completamente saccheggiati mentre il corpo trovato sulla scena dell’attentato è apparso «disteso sulla schiena». Pantaloni blu e camicia macchiata di sangue, il presidente haitiano è stato trovato con la bocca aperta e «l’occhio sinistro sfondato». Il giudice Destin ha poi aggiunto: «Abbiamo visto l’impatto di un proiettile in mezzo alla fronte, mentre altri proiettili di grosso calibro (9 mm) sono entrati all’altezza del petto, delle anche e dell’addome». Secondo il primo rapporto della magistratura durante l’attacco la figlia del presidente Moïse, Jomarlie Jovenel Moïse, è riuscita a nascondersi nella camera da letto di suo fratello, mentre due membri del personale di servizio sono stati immobilizzati senza subire danni. Destin ha infine segnalato che fra la guardiola all’ingresso della residenza e l’interno dell’appartamento presidenziale sono stati raccolti molti bossoli di calibro 5,56 e 7,62.


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