Viaggi, spettacoli e (forse) ristoranti: dove sarà obbligatorio il Green Pass in Italia

Il governo lavora all’estensione della Certificazione Verde Covid-19. Il criterio sarà prevederlo nei luoghi a rischio assembramento. Dove si scarica il certificato e a cosa serve oggi

Il Green Pass sarà obbligatorio anche in Italia. Ma le regole saranno diverse dalla Francia. Con un criterio su tutti: gli accessi con il Certificato verde Covid-19 saranno necessari in tutti i luoghi a rischio assembramento. Quindi servirà per andare allo stadio, per salire sui treni o su trasporti a lunga percorrenza, per partecipare a eventi e convegni. Mentre potrebbe essere esclusa l’obbligatorietà per bar e ristoranti. Ma con un’eccezione: gli esercizi commerciali al chiuso. La via italiana prevede anche un’idea alternativa. Ovvero rendere la vaccinazione contro il Coronavirusobbligatoria. Queste sono le ipotesi su cui ragiona il governo Draghi mentre gli italiani cominciano a preoccuparsi e chiedono come averlo.


Le regole attuali sono più lasche. Il Green Pass è già utilizzato in Italia e nella Ue dal primo luglio. Serve per viaggiare (ma con regole diverse a seconda della destinazione) ma anche per spostarsi nel nostro Paese tra eventuali Regioni di colore diverso. La Certificazione verde Covid-19 è necessaria anche per partecipare a feste e banchetti (per esempio ai matrimoni), ma anche per andare a trovare un parente ricoverato in una Rsa o in altra struttura sanitaria. Attualmente è richiesto anche per accedere a eventi con una partecipazione di pubblico superiore al limite di 1.000 persone all’aperto o 500 al chiuso: un concerto o una partita di calcio, come agli Europei. Il governo pensa ad estenderlo e vuole muoversi il prima possibile, visto che la curva dei contagi anche ieri ha fatto registrare un’impennata: il bollettino del ministero della Salute ha contato 2.153 nuovi casi, 619 in più di due giorni fa (1.534) e più del doppio rispetto alla settimana precedente (1.010). Un dato così alto non si registrava dal 9 giugno. I tamponi sono in crescita: 210.600, 18 mila in più del giorno prima. Così come il tasso di positività, che passa dallo 0,8 all’1%. Il Green pass per fermare la variante Delta, dunque. Ma sul dove imporre l’obbligo di Certificato l’esecutivo è diviso.


Dove scatta l’obbligo?

Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri l’ha proposto per le discoteche, così da spingere i giovani a vaccinarsi. Il suo collega Andrea Costa non crede alla necessità dell’obbligo per bar e ristoranti. La ministra degli Affari Regionali Mariastella Gelmini vuole invece una via italiana e non vuole “copiare” il modello francese. E allora una soluzione di compromesso potrebbe essere quella illustrata oggi dal Corriere della Sera: imporre il Green Pass obbligatorio in tutti quei luoghi in cui si rischia un assembramento. La certificazione verde Covid-19 diventerebbe necessaria per entrare negli stadi, per partecipare a eventi e convegni, per salire su treni e aerei, assistere a spettacoli al cinema o in teatro, per ballare in discoteca. Si ragiona anche sulle palestre e sui ristoranti e sugli esercizi commerciali al chiuso.

Con un obiettivo facilmente intuibile: una norma del genere spingerebbe anche chi oggi è in ritardo a vaccinarsi o a completare l’immunizzazione. E porterebbe anche i giovani a farsi immunizzare al più presto. Visto che oggi in molti non si prenotano o rinviano la seconda dose per non farsi rovinare le vacanze. Per questo l’obbligo ora in vigore per stadi e concerti sarà rinnovato in vista del campionato di calcio e della ripresa delle altre attività sportive. Mentre per chi frequenta palestre e piscine si pensa di prevedere l’ingresso solo a chi è vaccinato, guarito da Covid-19 o si è sottoposto a tampone nelle 48 ore precedenti in caso di gare o competizioni. Ma non finisce qui.

Dove si scarica

Anche per le discoteche la certificazione potrebbe costituire il volano per la riapertura a fine luglio. Così come per viaggiare con capienza piena su treni e aerei, anche con i sistemi di areazione verticale. Sembra invece escluso che ciò avvenga per i mezzi pubblici locali, dove sarebbe difficile effettuare i controlli. Secondo La Stampa poi la ristorazione potrebbe dover chiedere il Green Pass a chi vuole sedere a tavola con più di altre quattro persone non conviventi. Ma la stretta sulla ristorazione potrebbe arrivare comunque se i contagi tornano ad aumentare. Ovvero con il ritorno della zona gialla, che prevede l’uso delle mascherine anche all’aperto e bar e ristoranti chiusi fino alle 18.

Intanto gli italiani si precipitano a richiederlo. Sul sito Dgc.Gov.it si spiega come ottenere la Certificazione Verde Covid-19. Ovvero:

  • tramite il sito dopo essersi autenticato tramite Spid o Cie o con la tessera sanitaria;
  • attraverso il sito del Fascicolo Sanitario Elettronico regionale;
  • tramite l’app Immuni o l’app Io;
  • con l’aiuto del proprio medico.

Il sito spiega che il medico e il farmacista, accedendo con le proprie credenziali al Sistema Tessera Sanitaria, potranno recuperare la Certificazione verde Covid-19 del paziente. Serviranno il codice fiscale e i dati della Tessera Sanitaria. Il certificato sarà consegnato in formato cartaceo o digitale.

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