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Dietrofront di Johnson travolto dalle polemiche: starà in isolamento dopo il contatto con il ministro positivo

Il premier non parteciperà al "programma pilota" del servizio sanitario che, invece dell'isolamento, prevede un test quotidiano

Andrà in quarantena il premier britannico Boris Johnson, dopo aver avuto contatti con il ministro della Salute Sajid Javid, risultato positivo al Covid ieri. Il premier non parteciperà al “programma pilota” del servizio sanitario che, invece dell’isolamento, prevede un test quotidiano, come aveva annunciato in un primo momento. Così anche il cancelliere dello scacchiere Rishi Sunak. Lo conferma Downing Street. Intanto il contagio nel governo britannico non sembra frenare il piano di riaperture, che prevede, per domani 19 luglio, il «giorno della libertà», con il via libera di tutti i locali notturni e l’eliminazione di tutte le limitazioni ancora in vigore per eventi pubblici, matrimoni e funerali, oltre che cinema e teatri. Quel giorno i britannici diranno anche definitivamente addio alla mascherina nei luoghi chiusi e al rispetto del distanziamento.

Cosa sta succedendo nel Regno Unito

La variante Delta continua a minacciare il Regno Unito, che solo ieri 17 luglio ha segnalato quasi 54mila nuovi casi. Contagi che, secondo numerosi scienziati, può rappresentare una grave minaccia a livello globale. Sempre da lunedì cadrà anche l’obbligo di quarantena per chi proviene da oltre 100 Paesi, compresa l’Italia. Esclusa dalla lista la Francia, che sta registrando una nuova crescita dei casi legati alla variante Delta. I britannici che arriveranno dal territorio francese dovranno restare isolati per 10 giorni.

Foto in copertina: EPA/Simon Dawson

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