Green Pass, verso il Decreto Covid dal 26 luglio: l’ipotesi di estenderlo a bus e metro

Il Cts chiede di identificare chi non ha ricevuto il vaccino. La proposta di rendere obbligatoria la Certificazione Verde Covid-19 per i trasporti locali. E l’ipotesi di vararla e allargarne l’uso tra due settimane

Il decreto Covid con la lista dei luoghi in cui il Green Pass sarà obbligatorio dovrebbe entrare in vigore dal 26 luglio. Insieme alle modifiche delle regole per i colori delle Regioni che dovrebbero mantenere l’Italia in zona bianca fino a Ferragosto. E al rinnovo dello Stato d’Emergenza. Ma la Cabina di Regia del governo Draghi, inizialmente convocata per il 20, potrebbe slittare in attesa della riunione del Comitato Tecnico Scientifico. Che intanto chiede di identificare chi non ha ancora ricevuto il vaccino nel verbale che consegnerà all’esecutivo. Anche perché nella maggioranza Matteo Salvini e la Lega continuano a essere contrari ai provvedimenti per bar e ristoranti: «Leggevo di multe di 400 euro se uno deve farlo per andare a prendere il caffè in piazza…intanto ne sbarcano a carrettate in Sicilia senza».


Il documento del Cts che sarà consegnato al governo nelle prossime ore e di cui parla oggi il Corriere della Sera contiene «l’allerta per l’evidente incremento dei casi dovuti alla variante Delta, connotata da maggior contagiosità e capacità d’indurre manifestazioni anche gravi o fatali in soggetti non vaccinati o che hanno ricevuto una sola dose di vaccino». Consiglia quindi di rilasciare il Certificato verde Covid-19 solo a chi ha completato l’immunizzazione. Ma soprattutto, consiglia di rintracciare e vaccinare gli under 60 che non hanno ancora ricevuto la prima: «Valutare ogni possibile intervento finalizzato a utilizzare sistemi automatici di incrocio di registri (assistiti dal Sistema sanitario nazionale e vaccinati) al fine di identificare, nel minor tempo possibile, i soggetti a maggior rischio per ragioni anagrafiche che non hanno ancora ricevuto il vaccino». Confermate le multe fino a 400 euro per chi sgarra.


Esclusa per adesso l’obbligatorietà del vaccino (sulla quale il segretario del Partito Democratico Enrico Letta si è detto favorevole ieri), l’idea del presidente del Consiglio Mario Draghi e del ministro della Salute Roberto Speranza è di puntare sul modello francese. La Certificazione Verde Covid-19 da agosto dovrebbe essere obbligatoria per utilizzare i mezzi di trasporto sulle lunghe distanze ma anche per palestre, piscine, stadi, teatri, cinema, ristoranti al chiuso, centri benessere. Chi invece rifiuterà il vaccino dovrà sottoporsi al test del tampone ogni volta. Nel governo, spiega oggi Il Messaggero, circola anche l’ipotesi di procedere per gradi: il primo step sarebbe quello di introdurre il Qr Code nei settori di cui si parla sopra con il decreto da varare entro il 26 luglio, come ha scritto ieri il Corriere. Il secondo passo, tra due o tre settimane, potrebbe essere quello di varare l’obbligo anche per bus, metro, bar e ristoranti. Per estenderlo subito ai trasporti locali si schiera oggi intanto Walter Ricciardi, consigliere di Speranza, in un’intervista al quotidiano romano: «Si può fare tramite cellulare». Resta da capire come saranno possibili i controlli.

Salvini e il Green Pass «cazz… pazzesca»

Intanto il segretario della Lega Matteo Salvini definisce fantozzianamente il Green Pass obbligatorio per bar e ristoranti come «una cazzata pazzesca». E si schiera anche contro i vaccini ai giovani: «Mi rifiuto di vedere qualcuno che insegue mio figlio con un tampone o una siringa. Prudenti sì, terrorizzati no». Forse per inseguire Fratelli d’Italia, che ieri con il capogruppo Francesco Lollobrigida ha deciso di sconsigliare l’immunizzazione agli under 40. In ogni caso il green pass allargato – con il ciclo completo di vaccinazione e non più con una sola dose – dovrebbe entrare in vigore a inizio agosto anche per evitare cambi di colore delle Regioni e mantenere l’Italia bianca almeno fino a metà mese. La certificazione Covid-19 per immunizzati, guariti dal Covid o tamponati negativi entro le 48 ore potrebbe essere obbligatorio anche per i ristoranti al chiuso. Mentre è scontato che venga richiesto per stadi, piscine, palestre, concerti, discoteche e tutte le attività collettive.

Invece i nuovi parametri di rischio per le Regioni e la proroga dello stato d’emergenza dovrebbero incontrare meno ostacoli, secondo le previsioni. Intanto il bollettino del ministero della Salute riporta un altro giorno oltre i 3.200 casi, con un tasso di positività che a fronte dell’usuale crollo dei test del sabato sale fino all’1,9%. I pazienti in terapia intensiva dopo tre giorni di aumento tornano a calare e quelli nei reparti ordinari salgono di 25,. Le vittime sono solo 3, ai livelli tra i più bassi dell’anno. Spiccano però i 471 positivi nel Lazio e i 404 in Sicilia e così alcune Regioni, come la Sardegna, annunciano o varano provvedimenti per controllare i turisti in arrivo, tra cui i tamponi in aeroporto.

I focolai e i vaccini

Per accelerare sulle vaccinazione i camper delle Asl cominciano a offrire le iniezioni immediate ai vacanzieri: succede in Veneto, nel Lazio e in Sicilia. L’Emilia-Romagna ci prova anche nei mercati. E da qualche giorno, scrive Repubblica, a convincere gli indecisi si prova anche offrendo il vaccino durante il viaggio in nave, lungo le “autostrade del mare”, sulle tratte tra la Sicilia e la Campania. Nel frattempo un focolaio da Euro 2020 si segnala a Firenze, con 3 persone positive e 9 in quarantena a seguito della finale Italia-Inghilterra davanti a un maxischermo di un locale all’aperto. Quello di Roma nel pub di Monteverde per la sfida degli azzurri con il Belgio ai quarti è al momento il più grande in Italia con oltre 90 casi. In Francia invece un gruppo di 70 maestri di sci del Friuli Venezia Giulia sono rimasti bloccati per diverse positività durante un corso.

Sul fronte dei vaccini tra domenica scorsa e sabato sono state fatte 553 mila prime dosi. Un numero che dà il senso del rallentamento su certe fasce, per una campagna che d’altra parte prosegue con ritmi sostenuti grazie alle seconde dosi, continuando a sfiorare le quattro milioni di somministrazioni a settimana. Ma, scrive l’agenzia di stampa Ansa il 16 luglio le prime dosi sono state 87 mila e i richiami 486 mila. Nei frigoriferi delle Regioni ci sono attualmente 4,6 milioni di dosi, 2,3 milioni delle quali circa – solo la metà – di Pfizer e Moderna, i farmaci percepiti come più affidabili dall’opinione pubblica. In attesa che in settimana arrivino gli altri milioni di vaccini previsti.

Come si scarica il Green Pass sul cellulare

Intanto gli italiani si precipitano a richiedere il Green Pass. Sul sito Dgc.Gov.it si spiega come ottenere la Certificazione Verde Covid-19. Ovvero:

  • tramite il sito Dgc.gov.it dopo essersi autenticato tramite Spid o Cie o con la tessera sanitaria;
  • attraverso il sito del Fascicolo Sanitario Elettronico regionale;
  • tramite l’app Immuni o l’app Io;
  • con l’aiuto del proprio medico.

Il sito spiega che il medico e il farmacista, accedendo con le proprie credenziali al Sistema Tessera Sanitaria, potranno recuperare la Certificazione verde Covid-19 del paziente. Serviranno il codice fiscale e i dati della Tessera Sanitaria. Il certificato sarà consegnato in formato cartaceo o digitale.

Leggi anche: